ANNO 14 n° 116
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''La nostra forza è nel gruppo, abbiamo ritrovato la serenità''
L'analisi di mister Lillo Puccica a fine gara, che dedica alla famiglia la vittoria

di Stefano Renzo

VITERBO – La terza vittoria consecutiva è stata salutata con entusiasmo dal popolo gialloblu, con lucidità da Lillo Puccica, uno degli artefici (se non l’artefice) di questa metamorfosi gialloblu. Il quale è riuscito anche a commuoversi quando, rispondendo alla domanda di un apprezzato cronista, ha dedicato questa vittoria alla sua famiglia.

Prima, però, in una sala stampa più affollata del solito, il mister gialloblu aveva sottolineato i meriti e la bravura dei suoi ragazzi, anche di quelli che con lui avevano finora fatto solo panchina e quando sono entrati in campo hanno, oggi, risolto la gara con un gol da manuale. Il riferimento è a Salvatore Sandomenico che, come tutti i calciatori che siano tali, mastica amaro quando viene escluso dall’undici iniziale. “Sì – rivela Puccica – mi guardava storto ma io ero convinto delle mie scelte, così come ero convinto quando lo ho chiamato per metterlo in campo. Alla fine della gara sono andato negli spogliatoi, lo ho avvicinato e gli ho detto che aveva ragione lui, che se voleva poteva anche colpirmi che non avrei reagito. Mi ha abbracciato, ha capito ed oggi io so di poter contare ad occhi chiusi su un altro giocatore importante”.

Della partita, il tecnico della Viterbese, dice che tutto, o quasi tutto, è andato come aveva previsto. “Che sarebbe stata una prova difficile lo avevamo messo in preventivo. La Pistoiese è una buona squadra cui la classifica probabilmente le rende meno merito degli effettivi meriti. In certi frangenti ci hanno messo in difficoltà ma siamo stati capaci di rispondere colpo su colpo pur nella difficoltà rappresentata dal primo caldo stagionale e dalla seconda partita in quattro giorni, un problema anche per loro, figuriamoci per noi che abbiamo poche possibilità di turnare. Avevamo sperato di poterla sbloccare nel primo tempo per poi gestirla appunto pensando al calo che sarebbe stato fisiologico. Invece non ci siamo riusciti e non nascondo che mi stavo adattando allo 0-0, che non sarebbe stato risultato da buttar via, quando è arrivato il gol capolavoro di Sandomenico che ci permette di mettere in fila tre vittorie”.

Lillo Puccica esalta il gruppo, al di là dei singoli. “Oramai è qualche anno che faccio questo mestiere e debbo dire che raramente, forse mai, mi è capitato di allenare un gruppo come questo, così coeso al punto di far passare quasi inosservate le molte e importanti assenze. Cosa e cambiato rispetto ad un mese fa? Non lo so perché non c’ero, probabilmente abbiamo ritrovato quella serenità che può darsi era venuta meno. Le vittorie aiutano al riguardo mentre le sconfitte deprimono”.

Non è stata una bella partita, lo riconosce anche il tecnico della Viterbese. “E’ difficile giocare bene contro una avversario che nella fase difensiva si mette in dieci nella propria metà campo. Sentivo il pubblico che rumoreggiava per quel nostro gestire la palla con i tocchetti: non potevamo fare altrimenti per cercare di non perdere il possesso e rischiare il meno possibile. Il gol mangiato da Giasy, il loro attaccante di colore? No, non è un gol mangiato, è bravo il nostro portiere e glielo abbiamo dimostrato”.

Niente riposo per la Viterbese che torna in campo anche questa mattina per una seduta interamente di scarico. Iniziando a pensare alla trasferta di sabato sul campo della Carrarese.



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