ANNO 14 n° 115
''La muay thai come stile di vita''
Michele Pennacchietti ambasciatore di questa antica e letale arte marziale a Viterbo

VITERBO - Il viterbese Michele Pennacchietti a soli 23 anni vanta già un’esperienza da veterano dei ring della muay thai, rialzandosi dopo gli inevitabili momenti difficili e continuando a lottare verso traguardi sempre più prestigiosi, a dimostrazione della sua crescita come persona e come combattente: ora è giunto per lui il momento di farsi ambasciatore nella sua città di questa arte marziale thailandese, così ricca di fascino, storia e tradizione.

Ha iniziato nel 2011 quasi per gioco, quando era un tredicenne in sovrappeso che cercava un modo per tornare in forma divertendosi, sotto la guida del maestro Luigi Reale ha portato avanti un percorso che lo ha portato a combattere come professionista, facendosi onore negli stadi di muay thai più importanti al mondo dopo ha colto vittorie di prestigio. Michele ha compiuto ben quattro viaggi in Thailandia, dove è entrato in contatto con la cultura del Paese che ha dato i natali alla muay thai e dove questa disciplina è parte integrante dell’identità nazionale. In questo periodo si è allenato duramente, acquisendo i metodi di preparazione dei maestri asiatici, e sfidando sul ring alcuni dei migliori atleti del Paese: il suo ultimo incontro è stato trasmesso in diretta dalla prima televisione nazionale thailandese. Questo guerriero dei due mondi, che si è guadagnato la stima di tutti ogni qualvolta ha incrociato i pugni sul ring, vuole mettere a disposizione tutto ciò che ha imparato aprendo un proprio corso, affiancando l’attività di insegnante a quella di atleta agonista, dopo aver superato l’esame di istruttore all’US Acli. “Il mio scopo aprendo questo corso è creare una famiglia unita dalla stessa passione per questa magnifica arte che mi fa alzare ogni mattina – spiega Pennacchietti – trasmettendo i valori fondanti del rispetto, della dedizione e del duro lavoro”. Le lezioni sono aperte sia a chi intende fare attività fisica per stare in forma divertendosi, sia per chi mira a portare avanti una carriera agonistica: gli obiettivi verranno definiti insieme e Pennacchietti, che controllerà ogni fase delle sedute. La muay thai è chiamata “arte degli otto arti”, facendo ricorso a pugni, calci, ginocchiate e gomitate, ma è il “chap-ko”, la parte corpo a corpo con cui poter sferrare potentissimi colpi ravvicinati, l’essenza della muay thai.

Pennacchietti, che ha già trascorso sei mesi complessivi di allenamento intensivo in Thailandia, farà nuovi viaggi sportivi nel Paese del Sud-Est Asiatico e per suoi studenti ci sarà la possibilità di seguirlo in queste esperienze, qualora desiderino fare una full immersion, allenandosi nelle strutture che hanno formato molti dei più grandi campioni di questa disciplina.

“Devo tutto alla muay thai, l’aver intrapreso un cammino in questa disciplina mi ha dato una missione. Ogni volta che mi alleno e che salgo sul ring mi sento più vivo che mai, questa è la mia droga: la muay thai è uno stile di vita, il mio stile di vita” conclude Pennacchietti.




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