ANNO 14 n° 88
La mosciarella di Uolter frena la corsa
Neglia ancora il migliore tra i gialloblù. Perché Marano così poco in campo?

di Nicola Savino

VITERBO - ''Prego, cavaliere, faccia pure lei''. ''Ma si figuri, commendatore. Non mi permetterei mai''. ''Mi dispiace, ma lei ha la precedenza''. ''Perbacco, non posso farle questa scortesia''. Dialogo immaginario tra il cav. Anthony Iannarilli e il comm. Stefano Scardala quando corre il minuto numero 23 del primo tempo di Viterbese - Livorno. In questo scambio di amorosi sensi, spunta il piedino di tale Otavio Mendes Murilo, brasiliano sembra, che non sta a perdere tempo, tocchetta il pallone che finisce prima sul palo e poi, quasi al rallentatore, in fondo alla rete. Rapida sintesi: un autentico regalo. E' il primo momento saliente della sfida tra gialloblu e amaranto.

Il secondo arriva al minuto numero 25 della ripresa quando il signor Walter Alexis Invernizzi, detto più sinteticamente Uolter, invece di un rigore tira una mosciarella (Claudio Petricca dixit) e il portiere labronico comodamente respinge. In mezzo, a recuperare l'iniziale svantaggio, il pareggio di zio Sam Neglia, in mezza rovesciata su traversone dalla sinistra di Varutti. Viterbese col freno a mano tirato soprattutto nella prima parte: Diop troppo acerbo per fare la prima punta, ma paga Belcastro con la sostituzione e non il colored. Ultima domanda: perché Marano in campo solo negli ultimissimi minuti?

LE PAGELLE

Iannarilli 6: si guadagna la pagnotta della sufficienza salvando su Dell'Agnello, ma quell'indecisione sulla rete ospite resta faccenda grave

Pandolfi 6: discreta spinta non sempre sorretta dalla necessaria precisione; puntuali i ripiegamenti difensivi

Scardala 5,5: socio in affari del portiere in occasione del gol di Murilo, poi fa il suo senza particolari acuti

Dierna 6: non vive un pomeriggio di particolari apprensioni; cerca gloria in avanti, ma soprattutto tiene la zona di competenza per evitare sorprese

Varutti 6,5: scavalla sulla corsia di sinistra con buona continuità; dal suo piedone il cross che Neglia raccoglie sul secondo palo e trasforma in oro colato

Cruciani 6,5: il migliore e il più continuo del centrocampo gialloblu. Tanta quantità e ma anche tanta qualità

Cuffa 6: che lui sbagli 3-4 passaggi nell'arco di una partita è una notizia da segnalare; soffre un dirimpettaio di qualità come Luci

Cenciarelli 6: si dà da fare in un oscuro ma utilissimo lavoro di tamponamento e rilancio; qualche errore di misura, ma pure tanti palloni recuperati

Belcastro 5,5: non si può dire che giochi una gran partita, ma paga uno schieramento improbabile senza una vera prima punta (dal 1' st Invernizzi 5: tatticamente è la decisione giusta, solo che Uolter prima si mangia un gol fatto solo davanti a Mazzoni e poi si divora il rigore. L'insufficienza è una conseguenza logica)

Diop 5,5: da segnalare soltanto l'azione in cui si procura il rigore con sfondamento sulla sinistra e serpentina sulla linea di fondo; il resto è meglio dimenticarlo in fretta (dal 41' st Marano sv: meritava di entrare molto prima)

Neglia 7: il migliore, non solo per il gol, ma soprattutto perché è l'unico ad avere idee chiare, a puntare l'avversario, a cercare la porta. Senza zio Sam dove si troverebbe adesso la Viterbese?

Il voto più alto ai tifosi (10) per quello che organizzano prima del fischio d'inizio: bandierone tricolore e inno di Mameli cantato a squarciagola. Bravissimi.



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