ANNO 14 n° 88
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La Marina Militare a Montalto per far brillare 160 proiettili della II Guerra Mondiale
Si trovavano all'interno di un relitto a 1,5 metri di profonditą

Riceviamo e pubblichiamo dalla Marina Militare 

MONTALTO DI CASTRO  - Dal 6 maggio al 24 maggio 2019 i Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS)del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso i Nuclei SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Ancona, Taranto e La Spezia, hanno condotto tre delicate operazioni rispettivamente nel lago di Garda, di fronte al lungomare di Barletta e al largo di Montalto di Castro (VT) tese a rimuovere e neutralizzare oltre mille ordigni esplosivi risalenti alla seconda guerra mondiale.

In Veneto la Prefettura di Verona ha richiesto l’intervento di un team del GOS per continuare la bonifica delle acque del lago di Garda, intorno all’isola del Trimelone, a seguito delle indagini condotte con sensori ferromagnetici da una ditta specializzata nella ricerca di ordigni esplosivi, nell’ambito di un’attività di bonifica commissionata dal comune di Brenzone. Le immersioni pianificate e condotte intorno all’isola hanno permesso di ispezionare un’area di fondale compresa tra la superficie ed i 12 metri di profondità e di rimuovere un totale di 1.035 ordigni esplosivi di varia tipologia e 69 proiettili di piccolo calibro, che sono stati passati in consegna agli artificieri del 8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti di Legnago della brigata Folgore dell’Esercito Italiano, che hanno provveduto alla loro distruzione in cava.

Ottocento chilometri più a sud i Palombari distaccati presso il Nucleo SDAI di Taranto sono intervenuti a soli sette metri di profondità al largo del lungomare di Barletta, per identificare un oggetto riconducibile ad un ordigno esplosivo segnalato daun sommozzatore della Polizia di Stato. Identificato come un proiettile italiano da 75 mm risalente alla seconda guerra mondiale, lo stesso è stato rimosso e trasportato in una zona di sicurezzaindividuata dalla locale Autorità Marittima. L’intervento si è concluso questa mattina, quandol’ordigno esplosivo è stato distrutto attraverso le consolidate procedure tese a preservare l’ecosistema marino.

Infine, di fronte alla costa di Montalto di Castro  è intervenuto il Nucleo SDAI della Spezia all’interno di un relitto di una bettolina risalente all’ultimo conflitto, per rimuovere e neutralizzare, a solo 1,5 metri di profondità, 57 proiettili da 75 mm, 34 da 20 mm e 72 da 12 mm molti dei quali avevano esposto l’esplosivo contenuto all’interno, a causa della intensa corrosione.

In occasione dell’inizio della stagione estiva è bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensioni possano ricordare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei Palombari di Comsubin al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare.




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