ANNO 14 n° 89
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La Casa dei simboli
diventerą un museo
L'abitazione dell'artista Bonaria Manca a Tuscania sarą presto ristrutturata

di Chiara Ciripicchio

TUSCANIA - Gli splendidi affreschi, l’arte e l’estro della pittrice di origini sarde ma ormai tuscanese d’adozione Bonaria Manca, saranno tutelati e la sua abitazione sarà preservata e trasformata in una casa museo. Dopo mesi di dibattiti e di iniziative per salvaguardare i lavori dell’artista che rischiano di deteriorarsi con il trascorrere del tempo, è arrivata la notizia tanto attesa: la casa della pittrice sarà restaurata e conservata. Il Ministero dei Beni Culturali, infatti, considera patrimonio da proteggere gli affreschi, gli arazzi, i mosaici e le numerose opere appartenenti all’artista sarda. L’Associazione per Bonaria Manca ha mostrato una grande soddisfazione in seguito alla notizia giunta, plaudendo la volontà di partire con il restauro della ''Casa dei simboli''.

Bonaria Manca, dodicesima di una famiglia di pastori, è originaria di Orune, Nuoro, ma si è trasferita insieme ai suoi familiari a Tuscania nel lontano 1948. Pastora di pecore, ricamatrice, cantora, tessitrice e pittrice, Bonaria Manca è stata scoperta a fine anni ’80 dal cineasta e collezionista francese Jean-Marie Drot, allora direttore di Villa Medici, l’Accademia di Francia a Roma. Le opere dell’artista sono attualmente esposte in diversi musei e contenute in collezioni private sia in Italia sia all’estero.

La lontananza dalla terra d’origine ha segnato profondamente la vita di Bonaria Manca e, nelle sue opere, il tema della Sardegna ricorre spesso attraverso il ricordo del suo passato. Parallelamente, però, non può mancare il richiamo alla terra che l’ha accolta, la Tuscia, e alle sue tradizioni e particolarità. Tematiche ricorrenti del suo lavoro sono la natura, gli animali, figure fantastiche, la religione, il tutto trattato attraverso il canto, il ricamo e la pittura con i colori a olio. Dal 1997 ha iniziato a dipingere le pareti interne della propria casa di Tuscania con oli e gessetti, riempiendo interamente le mura dell’abitazione e donandole colore e luce. Abitazione che ora, dopo tante battaglie, potrà continuare a splendere e a stupire i visitatori.




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