ANNO 14 n° 89
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Kfc, apertura il 23 agosto
L'annuncio ufficiale č stato dato dalla pagina Facebook del ''Colonnello''

VITERBO - Kfc, ora è ufficiale: il fast food del Kentucky più famoso del mondo atterra nella Tuscia e aprirà i battenti a Viterbo (sì, avete letto bene) mercoledì 23 agosto. L'annuncio è stato dato ieri pomeriggio direttamente dalla pagina Facebook italiana della Kentucky Fried Chicken. ''Il colonnello arriva a Viterbo'' recita la scritta che accompagna una foto di Harland Sanders, padre fondatore della catena diventatone l'icona. E poi ancora, più in basso, un inequivocabile ''23 agosto''. Save the date, allora, come si dice in questi casi.

L'arrivo del Colonnello era già stato annunciato nei giorni scorsi da Viterbo News 24 (clicca QUI per leggere la notizia) a seguito dei vari cartelloni pubblicitari apparsi in giro per la città. Ancora non ci sono comunicazioni ufficiali su quale sarà il luogo in cui sorgerà il Kfc viterbese, anche se tutto lascia supporre che sarà nei locali dell'ex McDonald's di Porta Romana dove sono in corso dei lavori.  Incerto anche il numero di posti che l'azienda americana porterà: da quanto trapela i colloqui si sono svolti lo scorso mese e i ''prescelti'' del Colonnello sono, al momento, in apprendistato presso la sede di Valmontone.

Al di là dei detrattori, la notizia dell'imminente apertura ha scatenato i fan nostrani dell'azienda americana ma, come reazione opposta, ha suscitato perplessità tra quelli del resto d'Italia. Sono infatti solo quattordici (quindici, con il prossimo di Viterbo) i fast food kentuckiani nella Penisola. 

''Pazzesco, aprite a Viterbo e non a Palermo che può contenerla 10 volte? O a Napoli? Vorrei conoscere la stratergia commerciale dietro tutto questo...'' commenta sotto l'annuncio, amareggiato, il siciliano S.S.

''Mangeremo anche per voi'' gli risponde la viterbese M.F.

''Bravi, ma quando ritorna a Genova?'' chiede lumi I.M. ''A Piatra Neamt in Romania ci sono due centri KFC e a Genova nessuno, anzi quello che c'era è stato chiuso''.

''Ma a Bologna mai? Che cacchio, fareste i big money nella città della fattanza'' suggerisce F.M.

''Grazie Colonnello!'' scrive, stringato ma con devozione, il gialloblu E.B.

La milanese M.R., invece, pensa a fare le valigie per venire a Viterbo. ''Cosa aspettiamo a trasferirci?'' e propone con un tag la bizzarra idea a un'amica. ''Andiamo!'' le risponde senza indugi M.F.  Tempi moderni: anche le alette di pollo fritto fanno marketing per una città. Strano ma vero.



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