ANNO 14 n° 88
Inquinamento lago
di Vico, la minoranza
incalza il sindaco

Riceviamo e pubblichiamo:

Al Sindaco Giovagnoli sono saltati i nervi all’annuncio della bonifica dell’area adiacente al centro chimico in località Arenari di Ronciglione. Invece di dichiararsi finalmente soddisfatto di un’operazione, certamente rischiosa, ma che se portata a termine con le dovute e necessarie cautele, allontanerebbe definitivamente il grave pericolo ambientale su un’area del nostro territorio pregevole dal punto di vista naturalistico e vocata al turismo.

Durante il suo mandato guai a chi lancia allarmi: tutto deve andare bene per forza, mentre fino a qualche mese fa il lago era inquinato, l’acqua velenosa, la città sporca, le scuole maltenute, i servizi scadenti.

Troppo comodo e facile per il primo cittadino enfatizzare e divulgare solo le notizie positive: feste, sfilate di moda, protocolli d’intesa con obiettivi aleatori firmati con pomposi quanto inutili cerimoniali. E’ notorio che questa è la metodologia dei regimi totalitari: il popolo non deve conoscere la verità.

E così Giovagnoli, dopo anni di prediche sulla chiarezza, trasparenza, lui che propugnava un Comune casa di vetro, oggi vuole addirittura nascondere il pericolo con cui la cittadinanza deve convivere per alcuni mesi.

Come gli struzzi ha messo la testa sotto la sabbia, disertando, pur invitato, tutte le riunioni indette presso la Prefettura. Nessuno del Comune di Ronciglione infatti è stato mai presente agli importanti incontri:, né il sindaco, né l’assessore all’ambiente e nemmeno il responsabile della protezione civile.

Il Sindaco, invece di inveire contro chi giustamente dà informazioni necessarie, nella qualità di autorità locale di protezione civile e autorità sanitaria, predisponga precauzionalmente un piano di emergenza per le problematiche che dovessero presentarsi. Se fosse andato alle riunioni, invece di dedicarsi alle leggerezze di feste e notti bianche, avrebbe saputo che per un raggio di un chilometro dal sito del cantiere occorrerà approntare una grande organizzazione di uomini e mezzi atti ad affrontare scenari di rischio ipotizzabili, come evidenzia il comunicato stampa dell’Assessore provinciale all’ambiente. Non dimentichi che in quel luogo possono ancora esserci letali gas nervini, bombe e soprattutto non dimentichi che Ronciglione non è Cuba né Bagdad né l’ex Unione sovietica.

Dopo l’apprezzato pensiero dei responsabili Regionali e Provinciali dei VERDI, Bonessio e Piermattei, attendiamo quello delle Associazioni Ambientaliste che da anni, opportunamente,si battono per la risoluzione di questo enorme problema, oggi purtroppo, insolitamente taciturne.

 

Riccardo Paradisi

Cecilia Marzoli

Giuseppe Duranti

della minoranza consiliare di Ronciglione




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