ANNO 14 n° 111
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Inchiesta Dejà vu, Elio Marchetti torna in libertà
Revocati gli arresti domiciliari

VITERBO - Torna libero Elio Marchetti, coinvolto nell’inchiesta Dejà Vu. Il collegio che, nell’udienza di mercoledì scorso si era riservato sulla richiesta di revoca dei domiciliari avanzata dall’avvocato Marco Valerio Mazzatosta, ieri si è espresso a favore.

Marchetti era l’unico dei tre imputati nel processo con una misura cautelare ancora in corso. Gli altri due imputati sono Domenico Sordo e Carla Corbucci. Per tutti l’accusa è di associazione a delinquere e truffa per oltre un milione di euro. Il processo, alle battute iniziali, mercoledì scorso ha visto il collegio giudicante respingere, invece, le eccezioni preliminari sollevate dalle difese tra cui quella di spostare il processo a Foggia dove si sarebbero consumate le presunte truffe.

Secondo le ipotesi della Procura, i due imprenditori e la donna, storica segretaria di Marchetti, assieme ad altri quattro indagati, avrebbero messo in piedi una vera e propria organizzazione criminale a carattere transnazionale , finalizzata alla commissione di reati contro la fede pubblica e il fisco. In breve, macchine importate dall’estero, senza versare l’Iva attraverso un ben oliato meccanismo di falsificazione di documenti, società cartiere e intestatari fittizi. I tre, insieme agli altri quattro indagati, furono arrestati dopo lunghe e macchinose indagini, sfociate nell’operazione Déjà-Vu.

Il processo è stato aggiornato al prossimo 20 febbraio.

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