ANNO 14 n° 88
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Il pane sospeso viterbese finisce in tv
A parlarne Lucio Matteucci di Viterbo Civica che per primo ha lanciato l'iniziativa

VITERBO - (a.v.) Il ''pane sospeso'' viterbese finisce a Tv2000. La nobile iniziativa di solidarietà, nata in città la scorsa estate, che permette a chiunque acquisti del pane nei forni aderenti di lasciarlo pagato anche per i meno fortunati è stata protagonista lunedì della trasmissione ''Siamo Noi''. 

A parlarne è stato Lucio Matteucci, coordinatore dell'associazione Viterbo Civica, la prima a lanciare l'idea trasformatasi poi in realtà grazie all'appoggio e al patrocinio del Comune di Viterbo e della Cna. Tema della puntata di lunedì pomeriggio è stato proprio il pane, alimento immancabile sulle tavole degli italiani, un'eccellenza che sembra però attraversare una crisi dei consumi a causa dell'aumento della povertà.

''L'associazione Viterbo Civica - ha raccontato Matteucci in studio intervistato da Gabriella Facondo e Massimiliano Niccoli - oltre a valorizzare il territorio si occupa anche del sociale. L'idea ci è venuta in mente dal famoso 'caffè sospeso' che fanno a Napoli: da questo spunto che hanno avuto alcuni nostri soci abbiamo pensato di fare il 'pane sospeso', seguendo l'esempio di altre città come Bari e Bologna''.

I forni aderenti, appositamente segnalati da un'etichetta sulla vetrata, hanno nei loro locali una cesta con all'interno, già imbustato e con lo scontrino spillato, il pane messo a disposizione dalla generosità dei clienti.

''All'inizio la gente è stata un po' titubante ad avvicinarsi, forse un po' per orgoglio - ha ammesso - , ma piano piano l'iniziativa è partita e adesso sta andando bene''. Questo, ha poi spiegato, grazie ai panettieri che hanno dato dignità alle richieste di aiuto dei bisognosi.

''Al momento - ha continuato Matteucci - hanno aderito il 60% dei fornai, una buonissima percentuale. Il viterbese medio - ha risposto a domanda - ha un reddito pro capite abbastanza alto quindi non è tra la clientela che aderisce al 'pane sospeso'. Ci sono però molti indigenti che lo fanno: soprattuto anziani, che sono i primi purtroppo, e persone straniere''.

I forni che aderiscono all'iniziativa al momento sono: l'Antico Panificio Pianoscarano (via I. Nievo, piazza Fontana Grande e via Vico Squarano), ArtigianPan '86 (Via Annio), CO.P.A.V (strada Teverina), Costantini Eraldo e Stefano (via Pasubio), Renato De Alexandris (via Donna Olimpia, San Martino al Cimino), Il Vecchio Forno del Bottalone (piazzale Porsenna), Laboratorio Senza Glutine (piazza Santa Maria Nuova), L'Allegro Fornaio (via della Palazzina), Panificio Anselmi (via della Palazzina e piazza delle Erbe), Panificio Parea (via san Lorenzo e via T. Carletti) e il Il forno, società artigiana panettieri (via Istria e via Baracca).




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