ANNO 14 n° 88
Ugo Sposetti
Senato, anticorruzione
messa a richio da troppi
assenti, tra cui Sposetti
L'articolo 8 passa per soli 3 voti

ROMA - E' passato per il rotto della cuffia in Senato l'articolo 8 del disegno di legge anticorruzione, che reintroduce il falso in bilancio per le società non quotate. Reato che era stato depenalizzato durante il governo Berlusconi. Con il voto segreto, il provvedimento ha ottenuto 124 voti favorevoli: solo 3 in più dei 121 necessari. I no sono stati 74 e gli astenuti 43. 

Il provvedimento, a voto segreto, è stato messo a rischio soprattutto dalle troppe assenze ''ingiustificate'' nelle fila della maggioranza.

Nel Pd gli assenti sono stati 17 tra cui Linda Lanzillotta, Nicola Latorre, Francesca Puglisi, Ugo Sposetti, Rosa Maria Di Giorgi. Sugli scaranni di Area popolare - Ncd mancavano 15 senatori, tra cui Gaetano Quagliariello, Carlo Giovanardi, Maurizio Sacconi e Pier Ferdinando Casini. Per una singolare ''congiunzione parlamentare'' il provvedimento è passato grazie all'assenza di 14 senatori di Forza Italia, tra i quali Maria Rosaria Rossi, Denis Verdini, Niccolò Ghedini, Altero Matteoli. 

Secondo il M5S, l'articolo 8 non sarebbe passato se non ci fossero stati i cosiddetti ''pianisti'' che hanno votato per conto dei loro colleghi assenti. 




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