ANNO 14 n° 88
I programmi di screening femminili tra i migliori della Regione Lazio
Quanto emerge dalla valutazione dell’Agenzia di sanità pubblica

VITERBO - I programmi di screening femminili della Ausl di Viterbo hanno raggiunto e superato gli indicatori di processo e di esito raccomandati dal Ministero della Salute e si attestano tra i migliori della Regione Lazio.

A dichiararlo è Laziosanità, l’Agenzia di sanità pubblica regionale, in una nota inviata nei giorni scorsi alla direzione strategica aziendale nella quale viene espressa una attenta valutazione sui programmi stessi per il biennio 2010 – 2011.

“La solida organizzazione dei programmi di screening femminili della Ausl di Viterbo – si legge nel documento a firma del direttore generale, Gabriella Guasticchi, e del direttore dell’area del Dipartimento tutela della salute, Domenico Di Lallo – ha permesso di offrire percorsi organizzati di prevenzione oncologica con un’alta qualità sotto il profilo diagnostico e terapeutico”.

Nello specifico, per quanto riguarda lo screening del Cervico carcinoma è stato centrato il valore di estensione al 100% del territorio provinciale atteso dal Piano regionale di prevenzione, mentre l’adesione delle donne sugli inviti spediti, riscontrata nel 2011 al 38%, supera il valore atteso regionale fissato nel 30%.

“L’ottima organizzazione del programma – si legge nella nota Asp – garantisce l’offerta di screening a tutta la popolazione bersaglio con la corretta periodicità dei richiami e il tasso di adesione è superiore alla media regionale. È raccomandabile, inoltre, la strategia dei richiami telefonici per le non aderenti, coma la Ausl viterbese ha già sperimentato con successo”.

In relazione, poi, allo screening del Tumore alla mammella, anche in questo caso, certificata l’estensione del programma a tutto il territorio della Tuscia, si evidenza come il valore osservato di adesione del 52,5% sia superiore al dato atteso a livello regionale del 45%. 

“Dalla valutazione effettuata – conclude l’Asp – anche per questo programma sono confermati gli ottimi livelli di prestazione, già rilevati negli anni passati. La qualità del percorso diagnostico terapeutico è ottima e gli indicatori rientrano negli standard raccomandati”.

“Mi complimento con Silvia Brezzi, il coordinatore dei programmi di screening della Ausl di Viterbo – spiega il direttore sanitario, Marina Cerimele – per gli ottimi risultati ottenuti e, soprattutto, per il beneficio reale di salute per la popolazione che il lavoro comune ha prodotto. Auspico che la presentazione di questi dati sia una fonte di stimolo per tutti gli operatori sanitari coinvolti, a vario titolo, dall’attività dei programmi in modo che si possa migliorarne la performance e superare le eventuali criticità che ancora dovessero essere rilevate”.




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