ANNO 14 n° 110
''I nostri rifiuti non arrivano nella Tuscia''
Ecosystem ribatte agli attacchi: ''Tutti i dati confermano la totale liceitą dei nostri conferimenti in discarica''

VITERBO – (MDL) ''Nessun nostro rifiuto arriva nelle discariche della Tuscia''. Lo dice alla Ecosystem rispetto al dubbio che parte dei rifiuti trattati nel loro impianto Tm (di solo trattamento meccanico) siano giunti o possano giungere nella provincia di Viterbo. Un dubbio sorto in relazione a una denuncia di Rida Ambiente, azienda a sua volta operante nel settore dello smaltimento dei rifiuti, secondo cui dall’impianto di Pomezia uscirebbero dei rifiuti, destinati alle discariche, trattati in maniera non idonea (CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO).

Secondo Rida Ambiente alla Ecosystem, impianto privo della sezione di stabilizzazione biologica per trattare l’organico, la frazione di umido contenuta nei rifiuti conferiti dai Comuni è superiore alla soglia di legge prevista del 15% in quanto la raccolta differenziata sarebbe inferiore al 65%.

L’azienda di Pomezia però respinge le accuse. In una lettera inviata ai Comuni interessati e alla Regione, ribadisce che: ''tutti i Comuni per i quali abbiamo sottoscritto o stiamo sottoscrivendo un contratto di conferimento dell'EER 200301 per l'anno 2019, hanno superato il nostro processo di omologa e conferiscono in Ecosystem esclusivamente frazioni secche con caratteristiche idonee ad essere trattate nel nostro impianto'';

''tutti i controlli effettuati sui rifiuti in ingresso, non hanno mai evidenziato valori tali da ipotizzare una presenza significativa della frazione organica putrescibile. Tutti i dati raccolti hanno, infatti, evidenziato dei valori particolarmente bassi, dimostrando, così, un corretto ed efficace sistema di raccolta differenziata posto in essere dai Comuni conferitori''.

''Dal complesso dei dati raccolti nel corso del tempo e dalla disamina delle analisi effettuate – dice Ecosystem - si evidenzia l’assoluta correttezza del nostro operato e la totale liceità del conferimento in discarica dei nostri residui di lavorazione''.

Sulla vicenda è intervenuta anche la Regione Lazio, che in risposta alla lettera-denuncia inviata dalla Rida Ambiente, ai sindaci interessati, ai carabinieri del Noe, ai carabinieri forestali, all’Arpa, e alla Commissione Europea, ricorda l’impegno profuso dall’Ente per ''far aumentare la raccolta differenziata nel territorio regionale con contributi destinati ai comuni negli ultimi anni''.

''E’ evidente – dice la Regione - che i Comuni, nell’ambito delle proprie precipue competenze hanno regolamentato la raccolta differenziata nei propri territori. Pertanto la valutazione della composizione della frazione residua del rifiuto indifferenziato è di sola competenza del comune produttore''.




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