ANNO 14 n° 88
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''Guidava quel trattore solo perchè capace di farlo, ma senza patente''
Muore a 29 anni. Ai domiciliari i due datori di lavoro, gli inquirenti: ''Parete scoscesa, impraticabile con un mezzo agricolo''. Gli arrestati domani davanti al gip

SORIANO NEL CIMINO – (b.b.) Un forte boato e poi delle urla. Urla disperate alla ricerca di aiuto da parte dei colleghi del 29enne Dumitru Botan rimasto schiacciato dal trattore su cui stava lavorando dopo un volo di oltre 60 metri in una scarpata nei boschi di Soriano nel Cimino.

Morto sul colpo il 19 giugno scorso, nonostante il tentativo di rianimazione di uno dei presenti, il giovane era dipendente di una cooperativa agricola da ieri nella bufera giudiziaria.

A finire agli arresti domiciliari per quella morte, i due datori di lavoro dell’operaio: Dante Presciutti gestore di fatto della ditta di tagliaboschi e Zekir Mahmudov, amministratore della stessa. Rispettivamente di 45 e 43 anni devono rispondere di omicidio colposo aggravato con espressa violazione di norme della sicurezza dei lavoratori.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 29enne Botan, lo scorso 19 giugno, si trovava alla guida di una trattrice agricola gommata, per la quale ''non aveva alcuna abilitazione''. ''La guidava solo perché era capace di farlo'', ha spiegato agli inquirenti la moglie dell’operaio, subito dopo l’incidente.

Senza una patente di guida specialistica e alcun tipo di formazione, il 29enne sarebbe stato impiegato nel trasporto di legnami per conto di Presciutti e Mahmudov per oltre dieci anni.

Secondo quanto emerso dalle indagini il giovane operaio lavorava per la ditta dal 2009 e, anche dopo il suo fallimento, avrebbe continuato a prendere indicazioni da Presciutti. Anche quel giorno. Quando, dopo aver caricato la legna sul mezzo, stava risalendo la parete scoscesa della montagna per raggiungere il luogo di stoccaggio con la trattrice. Un tratto a ''forte pendenza'' e ''troppo scosceso'' per essere affrontato con un mezzo agricolo. Così si sarebbe ribaltato all’indietro e, dopo essere stato sbalzato fuori dalla cabina, sarebbe rimasto schiacciato dalle pesantissime lamiere.

Dante Presciutti e Zekir Mahmudov compariranno domani davanti al gip Francesco Rigato per gli interrogatori di garanzia assistiti dai loro difensori. Indagati a piede libero per gli stessi reati, anche un cittadino rumeno di 31 anni e una 36enne italiana, alla quale risulterebbe intestato il mezzo sul quale Botan perse la vita.

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