ANNO 14 n° 111
Guardia ambientale sorpresa con un coltello in macchina, a processo
Ok del giudice al patteggiamento, la difesa: ''Averlo con sé quando è nel bosco fa parte del suo lavoro''

CAPRANICA – (b.b.) Nel marzo del 2018 venne sorpresa in mezzo al bosco con un coltello lungo 9 centimetri in auto, guardia ambientale a processo.

L’uomo, un 39enne romano ma da anni residente a Capranica, ieri mattina si è presentato di fronte al giudice Giacomo Autizi: su di lui l’accusa di porto d’armi abusivo.

Fermato dai Carabinieri il 10 marzo dello scorso anno in mezzo ad un bosco e sottoposto ad un controllo, venne trovato in possesso di una lama lunga meno di 10 centimetri nell’auto che, solitamente, ''utilizza per svolgere le sue mansioni di guardia ambientale'' ha sottolineato il suo legale, l’avvocato Roberto Fava.

''La normativa che regola il porto d’armi abusivo del 1975 – ha proseguito, - vide la luce durante gli anni di piombo. L’ordine pubblico richiedeva certo una normativa rigorosa e severa. Ma subito pose gravi problemi di difficile e giusta applicazione: l’articolo 4 impone agli agricoltori e allevatori, che inevitabilmente portano con sé attrezzi da lavoro, di avere cura di rimuoverli dall’auto ogni volta la usino per recarsi in luoghi diversi da quello di lavoro. Anche più di una volta al giorno. Una dimenticanza o una leggerezza è punita con gravi sanzioni''.

Il coltello a serramanico ritrovato nella macchina dell’imputato venne sottoposto a sequestro.

''Stiamo parlando di una guardia ambientale volontaria – ha concluso l’avvocato – questa attività gli consiglia di portare con sé un coltello adatto ad ogni occorrenza quando si muove nel bosco. Esattamente come aveva fatto nel pomeriggio di marzo 2018''.

Arrestato e processato, ieri il giudice ha accolto la sua richiesta di patteggiamento: il 39enne dovrà pagare un’ammenda di 600 euro.




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