ANNO 14 n° 88
Attilio Gregori, allenatore della Viterbese
Gregori indica la strada: ''Più convinti''
Il tecnico della Viterbese è soddisfatto del gioco: ''Ci è mancata la vittoria''

VITERBO – (d.s.) Anche se ancora non può festeggiare in modo completo, la Viterbese riesce comunque ad abbozzare un sorriso. I pareggio con la Lupa Castelli è un risultato positivo: la squadra si è finalmente espressa ad alti livelli, ha trovato continuità di rendimento per buoni tratti di gara, ha creato ma anche sciupato. Il tutto al termine di una settimana difficile: le voci sul futuro di Gregori (poi stoppate dalla conferma del patron), la sconfitta di Arzachena, un gruppo che si mostrava a intermittenza.

E invece è venuta fuori la prestazione, più del risultato: per tornare alla vittoria bisogna attendere (almeno una settimana) ma almeno c’è la consapevolezza di aver ritrovato lo spirito di squadra che sembrava essere stato smarrito. I big stanno tornando a giocare secondo normali standard di rendimento: migliora la forma di Pero Nullo e Morini, la spinta degli esterni bassi è continua, il centrocampo con Giannone vertice alto consente di andare a pressare gli avversari guadagnando campo per innescare la punta che fa un gran lavoro di sponda e crea spazi. Peccato per quei dieci minuti in cui la Lupa ha piazzato due reti che rischiavano di vanificare la mole di lavoro prodotta

Di motivi per essere contento ne ha anche Attilio Gregori: ''Credo che la squadra si sia espressa su buoni livelli per gran parte della partita – spiega il tecnico -. Abbiamo prodotto diverse occasioni da gol purtroppo qualche volta siamo stati imprecisi. Però può capitare. Devo comunque dire che quelle due reti subite potevano fare molto male e invece la squadra ha reagito con forza. La bravura è stata non perdere la testa. Se continuiamo a esprimerci su questi livelli, si può ben sperare per il futuro''.

A fronte di tanta positività resta l’amarezza per il pareggio finale: ''E’ successo tutto in quei dieci minuti – argomenta Gregori -. Stavamo rifiatando dopo un ottimo avvio di gara e la Lupa, che è un avversario di livello, ci ha castigato: si sono affacciati due volte e ci hanno fatto gol. Purtroppo può succedere: nel secondo tempo abbiamo continuato ad attaccare anche in modo confuso, ma la vittoria non è arrivata. Resta la consapevolezza di aver fatto bene. Dobbiamo convincerci di essere una squadra forte. Se continueremo a giocare su questi livelli non ce ne sarà per nessuno''.

L’impressione è che il 4-2-3-1 sia il modulo che meglio si adatta alle esigenze del gruppo. Gregori aveva provato qualcosa la settimana scorsa: ''Avevamo studiato la Lupa e sapevamo che giocavano con Chiesa davanti alla difesa. Mettendo Giannone più alto non ragionavano più e si creavano le condizioni per far male sia con gli esterni che con i tiri da fuori. Questo modulo ci aiuta molto soprattutto se Morini e Pero Nullo continuano a fornire queste prestazioni. Senza dimenticare che abbiamo Angelilli e Pippi. E’ ovvio che le qualità dei singoli esaltano il contesto''.

E adesso sotto con il Selargius: ''Di certo – conclude il tecnico – non verrà a farsi una passeggiata. Ma sono convinto che se continueremo così raccoglieremo quanto disperso sabato scorso''.

I MARCATORI

4 GOL: Oggiano (Olbia); Massella (Ostiamare); Siclari (Lupa Castelli Romani)

3 GOL: Vaccaro (Fondi); Nohman (Lupa Castelli Romani); Fontanella (Budoni); De Marco (Sora)

2 GOL: Pusceddu, Cadau e Cappai (Nuorese); Villa (Budoni); Boldrini (Lupa Castelli); Cruz (Sora); Cannariato e Roversi (Aprilia); Fragiello e Diemè (Fondi); De Angelis (Terracina); Alonzi (Cynthia); Alfonsi (Anziolavinio); Piro e Costantini (Ostiamare); Maione (San Cesareo); Saraniti (Viterbese)

1 GOL: Di Bartolomeo, Bellini, Martena (Cynthia); Montella, Cioè e Pagliaroli (Aprilia); Serpico (Fondi); Soudant, Copponi e Bellucci (Sora); Corsini e Salvini (Budoni); Deiana (Nuorese); Mastinu e Molino (Olbia); Fanasca, Palazzini e D'Astolfo (Ostiamare); Spinelli, Pacciardi e Pippi (Viterbese); Brack, Gissi, Cericola e Tirelli (San Cesareo); Atzei e Spina (Arzachena); Giuntoli e Amico (Astrea); Santangeli, Manetta e Mastrosanti (Isola Liri); Billi (Anziolavinio); Migoni, Patacchiola e Usai (Selargius); Ortega, Primo, D’Agostino, Botta e Mangiarotti (Terracina); Icardi (Lupa Castelli Romani); Bendia (Palestrina).



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