ANNO 14 n° 88
''Gravi disservizi nella sede Inps''
FondAzione si rivolge al Prefetto per denunciare la situazione

Riceviamo e pubblichiamo da FondAzione

VITERBO - Il Direttivo Comunale di FondAzione, dopo aver recepito una serie di vibrate proteste da parte di molti cittadini viterbesi, ritiene opportuno informare la S.V. Illustrissima su come certi gravi disservizi presso gli sportelli INPS della città, stiano creando condizioni a dir poco allarmanti che potrebbero sfociare in problemi di ordine pubblico.

Sono a tutti note le difficoltà funzionali ed operative in seno a molte sedi INPS del territorio nazionale, ma ciò che si sta verificando ormai da mesi a questa parte negli uffici di Viterbo, non può essere ulteriormente tollerato, ad iniziare dall’esposizione di un “avviso al pubblico” che, da molte settimane, riporta la seguente informazione: “Per motivi tecnici, il sistema informatico è momentaneamente interrotto. Ci scusiamo per i disservizi che stiamo causando all’utenza”.

Facile immaginare l’umore delle numerose persone che sono costrette a tornare a casa senza un nulla di fatto, vittime di ritardi spaventosi, ben oltre i tempi stabiliti dalla legge, ritardi che si accumulano nella notifica dei verbali agli invalidi, al diritto di percepire emolumenti relativi alla “pensione di anzianità”, alla riscossione del cosiddetto “bonus bebè” e ad altre importanti pratiche assistenziali che, tra l’altro, mettono a dura prova gli stessi Patronati che inoltrano le istanze dei propri assistiti.

Il tutto si traduce in un danno enorme per i cittadini che ricorrono alla sede INPS per ragioni alquanto necessarie se non, addirittura, per la stessa sopravvivenza, visto che contare su un assegno pensionistico non è cosa di poco conto.

Un’altra questione che meriterebbe un’attenta valutazione da parte delle Autorità preposte, è quella che l’INPS si trova a verificare il riconoscimento dell’invalidità civile + altra situazione di handicap, richieste da una stessa persona, con due distinti procedimenti, cioè, con visite disgiunte da parte della Commissione competente, con aggravio di costi e di ulteriori disagi, nonostante che le novità legislative consentono, in questi casi, l’unificazione delle visite di accertamento.

Per quanto sopra esposto, si chiede un autorevole intervento di S.E. Il Prefetto, nell’ambito del Suo mandato istituzionale, al fine di ripristinare nella sede INPS di Viterbo, un minimo di efficienza e di celerità che possano arginare le animate proteste dei cittadini sempre più esasperati e intolleranti per i problemi fin qui descritti.




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