ANNO 14 n° 88
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Giustizia civile in grande affanno:
la denuncia si scatena sul web
Pił fascicoli sui tavoli dei giudici e meno personale, i numeri del Sole 24 Ore

VITERBO – Una giustizia lenta e in grande affanno, quella del tribunale civile di Viterbo. Contrariamente al resto della penisola, dove l’indagine del Sole 24 Ore ha portato alla luce un piccolo, ma sostanziale miglioramento in termini di numeri e di quantità di processi da affrontare, nelle aule di via Falcone e Borsellino assistiamo, purtroppo, ad una controtendenza.

6249 processi civili in piedi al 31 dicembre 2016, un +0,5% di contenziosi rispetto all’anno passato. Per non parlare poi delle cause che arrivano a durare più di tre anni, che sono quasi 2000. Numeri da capogiro se si pensa che la ''durata ragionevole’’ di un processo, prevista dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, è di 6 anni (tre in primo grado, due in appello e uno in Cassazione). A Viterbo, di gran lunga superata.

E la denuncia non arriva solamente dagli addetti ai lavori, schiacciati dall’enorme mole di attività da svolgere, ma anche e soprattutto dal web. Che offre voce e sfogo a chi queste lungaggini burocratiche le vive sulla propria pelle. ''Il tribunale di Viterbo è praticamente senza giudici – tuona Elena Bacci sulla pagina Facebook di Viterbo Civica – questo fa sì che le cause vengano APPOSITAMENTE rinviate di anno in anno praticamente per sempre… quindi è come se andassero in prescrizione’’. Una sorta di tunnel senza uscita: chi entra non avrà mai la certezza di vedere la fine. ‘’Fare causa a Viterbo – continua la stessa - è una grandissima remissione di soldi e di salute: vedere chi ti deve dei soldi beato e impunito e aspettare invano che ti venga risarcito un danno, può far ammalare…’’.

Ma quali sarebbero le ragioni dei processi-lumaca? I magistrati puntano il dito soprattutto contro la mancanza di personale amministrativo, che porta con sé udienze ridotte, notifiche bloccate e sportelli con orari di apertura limitati. Ma non solo, dietro all’eccessiva durata dei contenziosi civili, risiederebbero anche un’approssimativa organizzazione degli uffici giudiziari, l’elevato contenzioso causato da una giurisprudenza a macchia di leopardo (giudice e tribunale che vai, giurisprudenza che trovi) che mina la certezza del diritto.

Problemi interni all’amministrazione che inevitabilmente vanno a ricadere sui cittadini: ''Ormai bazzico spesso in tribunale – conclude Elena Bacci – vedo gente piangere, urlare, disperarsi. Tante persone ci perdono l’anima e la vita. Ma stiamo scherzando?’’.




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