ANNO 14 n° 115
Un ufficio del giudice di pace
Giudice di pace
a Montefiascone, addio
Da martedì prossimo l'ufficio falisco sarà accorpato a quello di Viterbo

VITERBO – Addio all’ufficio del giudice di Pace di Montefiascone che da martedì 25 novembre sarà definitivamente soppresso e accorpato a Viterbo. Nella Tuscia si salva solo quello di Civita Castellana; quelli invece di Ronciglione e Valentano sono stati chiusi già da tempo.

Gli uffici di Civita Castellana, invece, così come quelli di Gaeta, Sora, Alatri, Fondi, Terracina e Poggio Mirteto, sono salvi ma grazie ai Comuni, e infatti il decreto del ministro della Giustizia Andrea Orlando li definisce uffici ''mantenuti''. Anche perché le spese di funzionamento non saranno più a carico del Ministero, che li aveva indicati in via di soppressione nella riorganizzazione avviata nel settembre 2011, ma degli enti locali.

I vari Comuni che rientrano nelle circoscrizioni giudiziarie di questi sei uffici, lo scorso anno avevano infatti chiesto al Ministero di salvare le sedi dalle soppressioni, facendosi carico degli oneri di funzionamento (locazioni e personale amministrativo). E il dicastero, con il decreto del marzo scorso, li aveva ammessi al mantenimento, insieme ad altri sei uffici: Montefiascone, Minturno, Pontecorvo, Castelnuovo di Porto, Palestrina e Subiaco. Questi ultimi sei, però, ora ''sono stati esclusi per la mancata ottemperanza agli adempimenti previsti dallo stesso decreto''. L’ufficio di Ostia, invece, è salvo grazie al Parlamento che, nell’ambito della legge 162/2014 sul riordino e la semplificazione del processo civile, ha reintrodotto sia la sede giudiziaria del litorale romano che quella napoletana di Barra (autorizzando la spesa di 317 mila euro a partire dal 2015).

Gli altri uffici del Lazio non avevano neanche provato a salvarsi dalla chiusura. Verranno allora tutti soppressi e accorpati alle uniche sedi di ciascun circondario giudiziario lasciate dalla riforma. Così, da martedì 25, toglierà le tende e sarà accorpato a Viterbo anche l’ufficio di Montefiascone, dopo Valentano e Ronciglione, chiuderanno i battenti gli uffici di Bracciano e Fiumicino, che verranno accorpati nell'unica sede di Civitavecchia. L'ufficio di Tivoli dovrà farsi in quattro, accorpando le soppresse sedi di Castelnuovo di Porto, Palestrina, Palombara e Subiaco. Nell'ufficio di Velletri confluiranno addirittura ben cinque sedi soppresse: Albano, Anzio, Frascati, Genzano e Segni.

E, nel resto del Lazio, verranno soppressi gli uffici di Arce, Atina, Minturno e Pontecorvo, accorpati a Cassino. Le sedi soppresse di Anagni, Ceccano e Ferentino confluiranno a Frosinone. Mentre verranno accorpati a Latina gli uffici soppressi di Priverno e Sezze. Nel reatino confluiranno nell'ufficio del capoluogo le sedi soppresse di Amatrice, Cittaducale e Rocca Sinibalda.




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