ANNO 14 n° 116
Giocatori aggrediti, indagini in corso
Sentiti calciatori e collaboratori della società: la Digos vuole fare chiarezza

VITERBO – Proseguono le indagini della Digos sull’aggressione ai giocatori della Viterbese prima del derby di domenica al Rocchi contro il Montefiascone. Gli inquirenti hanno ascoltato calciatori e collaboratori della società gialloblu fino alla tarda sera di domenica al fine di aver il quadro completo della situazione e ricostruire i momenti concitati che hanno contraddistinto il pre partita.

I tifosi hanno atteso l’arrivo della squadra allo stadio e hanno voluto un confronto con i calciatori: alla base della rabbia dei supporters le recenti deludenti prestazioni della Viterbese. I calciatori sono stati additati come i primi responsabili delle sconfitte (chiaro il riferimento al 3-1 di Fregene e ai cinque gol subiti dal Grifone). Capitomboli che sono costati la prima posizione in classifica e la rabbia della dirigenza che in una conferenza stampa indetta sabato pomeriggio ha chiesto maggiore cattiveria agonistica.

Che, per onor di cronaca, poi sul campo ha vinto 4-0 e si è anche ripresa la prima posizione in classifica. La discussione, che era iniziata in maniera civile, sarebbe poi degenerata: sono volate parole grosse è poi si sarebbe passato alle vie di fatto, con un paio di gialloblu che hanno avuto la peggio, pur senza aver bisogno delle cure mediche. In ogni caso, la Digos vuole fare chiarezza sull’accaduto: nel piazzale degli spogliatoi (e anche all’interno dello stadio) già nel post gara erano presenti le forze dell’ordine. Poi in serata alcuni giocatori sono stati ascoltati in questura per far luce sui fatti. Già nei prossimi giorni si potrebbero avere novità.

Il clima che si respirava al Rocchi durante la partita era surreale: in curva nord non erano presenti le pezze e bandiere dei gruppi organizzati, ma uno striscione eloquente: “Da sempre oltre il risultato, ma un altro anno in Eccellenza non verrà tollerato”. Segno che la tifoseria non ha digerito le sconfitte. Solo cori a sostegno della maglia. In campo la Viterbese è sembrata molto tesa e ancora con la testa a quanto accaduto poco prima: a fine gara non c’è stata la classica corsa sotto la curva per ricevere l’abbraccio dei supporters e alcuni giocatori (Federici e Giannone) si sono prima tolti la maglia, poi hanno raggiunto velocemente gli spogliatoi.



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