ANNO 14 n° 114
''Giancarlo č stato un agricoltore dell'anima straordinario''
La comunitā di Ischia di Castro dā l'ultimo saluto a Giancarlo Nurzia, il ''gigante buono'' che ha perso la vita sabato scorso in un frontale sulla strada Doganella

di Veronica Ruggiero

ISCHIA DI CASTRO- ''Giancarlo è stato un agricoltore dell’anima straordinario, perché ha saputo donare umanità di spessore elevato. Ecco perché oggi siamo in tanti qui e ciascuno di voi potrebbe venire qui al mio posto a parlare bene di lui''.

Così ha aperto l’omelia don Rossano rivolto alle centinaia di persone che si sono radunate oggi all’interno e all’esterno della chiesa di Sant’Ermete, per rivolgere l’ultimo straziante saluto a Giancarlo Nurzia, l’uomo che ha perso la vita in un frontale sabato 2 novembre sulla strada Doganella a pochi chilometri da casa. Un uomo generoso, dal cuore nobile, che nel quotidiano ha donato a tutti la sua straordinaria semplicità, i suoi sentimenti e la sua simpatia. Un uomo che ha saputo rendere speciali anche i momenti più insignificanti, lasciando il segno della sua presenza in coloro che lo hanno conosciuto.

Insignito lo scorso anno della medaglia d’argento come donatore di sangue, Giancarlo Nurzia era militante anche tra i portatori del santo nel piccolo comune di Ischia di Castro. Padre e marito amorevole, aveva dedicato tutta la sua vita alla famiglia e al lavoro nell’azienda agricola a conduzione familiare. Una giornata pesante quella del suo ultimo viaggio, in cui la pioggia incessante ha solcato i volti di amici e conoscenti già rigati dalle copiose lacrime e provati dal dolore. ''Ognuno di noi è stato toccato dall’umanità di Giancarlo, dalla bellezza della sua persona, dalle sue virtù - ha proseguito don Rossano - Una persona semplice, spontanea e coraggiosa, perché non esistono strade facili là fuori per chi sceglie di servire il bene. Tutti noi abbiamo visto e sentito il cuore di Giancarlo. Una persona grande nel corpo e nello spirito, che ci ha dato una testimonianza luminosa di umanità, generosità e affetto''.

Un vuoto difficile da colmare quello che Nurzia ha lasciato, non solo per la famiglia, ma anche per la comunità di Ischia di Castro in cui ''il gigante buono'' era impegnato e amato.




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