ANNO 14 n° 111
Geotermia, Rotelli e Giampieri (FdI) si mobilitano
Il deputato annuncia un question time, il portavoce invoca a un'azione istituzionale compatta

''Subito un question time in Commissione Ambiente per avere, al più presto, risposte chiare dai sottosegretari e dal Ministro riguardo la prossima realizzazione dell’impianto geotermico pilota di Castel Giorgio (Tr)''. A chiederlo il deputato di Fratelli d'Italia, Mauro Rotelli.

''Se si concretizzasse tale ipotesi - continua il deputato meloniano - assisteremmo ad un vero e proprio scempio del nostro territorio, caratterizzato dalla vocazione agricola e naturalistica. Il pericolo è che il lago di Bolsena diventerebbe uno scarico abusivo di fluidi geotermici altamente cancerogeni, senza alcuna preventiva approvazione, tra l’altro, né della Regione Lazio né del Comune di Bolsena. Per dare una risposta a tutti questi interrogativi e fare chiarezza su un progetto che va a compromettere il futuro del nostro lago, il mio impegno - dice Rotelli - è, sin da subito, quello di sgombrare ogni dubbio nelle sedi opportune''.

Massimo Giampieri, portavoce di Fratelli d'Italia di Viterbo afferma che: ''Siamo vicini e solidali con i sindaci della Tuscia e del lago di Bolsena e condividiamo la loro contrarietà alla realizzazione dell’impianto geotermico pilota di Castel Giorgio (Tr).

Come già evidenziato in molti incontri che si sono tenuti al riguardo, un’eventuale autorizzazione sarebbe concessa sia ignorando completamente il parere negativo di due regioni (Lazio ed Umbria), e, soprattutto, calpestando quelle che sono le giuste rivendicazioni degli amministratori locali che, per lo sviluppo dei loro territori, hanno deciso di puntare su turismo ed ambiente.

Per la tutela del bacino lacuale, nel quale tra l’altro insistono delle aree naturali protette - dice Giampieri - serve un’azione istituzionale compatta e condivisa da tutti, non possiamo permettere il completo stravolgimento di una zona a vocazione evidentemente naturalistica a produttiva in area soggetta ad uno sfruttamento intensivo in nome di una fonte di energia che, tra l’altro, poco si concilia con il nostro territorio.

Nel rinnovare il nostro sostegno ai sindaci dei comuni interessati, chiediamo una mobilitazione generale e l’individuazione di un percorso comune che punti alla tutela e valorizzazione delle nostre bellezze''.

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