ANNO 14 n° 88
''Genio, ragionarci non costa nulla''
Volpi (Pd): ''La proposta di Pelliccia sul teatro mi sembra sensata
Aspettare qualche giorno prima del bando non sarebbe un dramma''

VITERBO – Il commissario straordinario del consorzio biblioteche, Paolo Pelliccia, ha lanciato un’opa, un offerta pubblica d’acquisto, sul teatro Genio. I due consiglieri del Gal (opposizione) l’hanno raccolta, chiedendo al Comune di lasciar perdere col bando rivolto ai privati, e di valutare anche la proposta di una realtà pubblica come appunto quella guidata da Pelliccia. Adesso arriva un’apertura anche da un rappresentante della maggioranza in consiglio comunale, quel Marco Volpi che sarà pure reduce dall’Aventino insieme a sei colleghi del Pd, ma che essendo anche presidente di commissione – la prima – un po’ di voce in capitolo ce l’ha.

''Ho letto di questa proposta del commissario Pelliccia per una gestione diversa dei locali del Genio – dice Volpi - Penso anche io sia ragionevole esaminarla un po’ più da vicino per vedere se si tratta di sole buone intenzioni o ha anche una qualche praticabilità amministrativa, un certa concretezza ed una sostenibilità economica reale. Sempre ovviamente rimanendo nell’ambito della maggior fruizione possibile per la città nell’ambito culturale, anche più vasto, cui la struttura è destinata’’.

Insomma, Volpi chiede alla sua amministrazione non di ritirare il bando tout court, né in modo brutale come invece vorrebbero altri (magari anche solo per togliersi uno sfizio), ma almeno di pensarci. Il bando licenziato da Palazzo dei priori e approvato all’unanimità dalla giunta il 28 aprile scorso, si rivolge ai soggetti privati (quelli pubblici non possono partecipare per legge) e prevede un affidamento per sei anni, a canone calmierato di mille euro al mese, ma con lavori di ristrutturazione a carico del contraente. Anche se lo stesso Comune può rilevare il cantiere previo accordo economico. La preferenza indicata è quella del cinema multisala, visto che una struttura così grande ridotta a monosala – come è stato fino a qualche anno fa – non è competitiva sul mercato di oggi. L’amministrazione Michelini dunque vorrebbe rilanciarla in grande stile, consapevole del fatto che un cinema ristrutturato, che proietti pellicole di cassetta, potrebbe rilanciare un ampio settore del centro storico.

Volpi, però, chiede di aspettare un attimo e ragionarci: ''Solo qualche giorno in più prima di passare al bando non penso provochi più danni di quanti siano stati fatti finora’’, conclude. E da Palazzo dei priori cosa dicono?

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