ANNO 14 n° 89
Fumogeno contro la macchina di Santa Rosa, Denis ha confessato
Dal carcere il 24enne ammette ogni responsabilità: evitata la strage

VITERBO – Ha ammesso tutte le sue responsabilità. Denis Illarionovs, il 24enne accusato di aver lanciato un fumogeno contro la macchina di Santa Rosa durante il trasporto del 2015, ha confessato.

Ieri mattina in carcere, di fronte al gip Francesco Rigato e alla pm Chiara Capezzuto, che assieme al procuratore capo Paolo Auriemma, ha portato avanti le indagini, il giovane ha deciso di raccontare la sua verità sulla sera del 3 settembre di tre anni fa. Da una finestra di un palazzo di via Garibaldi, avrebbe lanciato un fumogeno rischiando di provocare una vera e propria strage. Se i facchini di Santa Rosa si fossero spaventati o avessero abbandonato lo schieramento, gli oltre 30 metri di ''Gloria'' sarebbero potuti cadere sulla folla, uccidendo e ferendo i numerosi presenti. Ma non solo, le persone, spaventate, avrebbero potuto fuggire provocando quella che il procuratore Auriemma non ha esitato a definire come ''una seconda Torino, una seconda piazza San Carlo''.

''Per fortuna così non è stato – ha proseguito nel corso della conferenza stampa di lunedì scorso – ma solo grazie a tanta fortuna e al tempestivo intervento dei vigili del fuoco''.

Arrestato tre giorni fa con l’accusa di aver attentato alla sicurezza pubblica, la nuova custodia cautelare ha raggiunto Denis mentre era già in carcere: il 24enne era finito in manette il 12 marzo scorso per essere stato trovato in possesso di oltre cinque chili di nitrato di potassio, armi e tirapugni all’interno del suo appartamento di Bagnaia. Un bilocale in cui il giovane ha vissuto dal suo arrivo in Italia: originario della Lettonia è approdato nella Tuscia nel 2010 per raggiungere la madre.

Assistito dal suo legale di fiducia, l’avvocato romano Vincenzo Comi, il ragazzo non si sarebbe affatto reso conto delle possibili tragiche conseguenze del suo gesto, dettato forse dalla noia.

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