ANNO 14 n° 109
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''Fontana Grande a Viterbo, storia e simbologia''
Presentato in un convegno l'ultimo lavoro di Gianluca di Prospero

di Stefano Marini Balestra

VITERBO - Per gli automobilisti in transito la grandiosa Fontana Grande sull’omonima piazza a Viterbo è un ostacolo da evitare. Se non si curva leggermente a destra, si prende la sua solida ed addio ruota e pneumatico, ma, questa maestosa fontana da sempre un’icona del paesaggio urbano della città.

Immaginiamo come enorme doveva apparire nel XIII° secolo quando era collocata nella stretta piazza, (detta plateam de gattensibus, poi ampliata per far luogo alla via Farnesiana, oggi via Garibaldi e via Cavour) che si apriva davanti al ''complesso'' della Famiglia Gatti e che, per fortuna, forse per la sua bellezza, non subì la demolizione dopo le ''sfortune'' politiche dell’importante famiglia viterbese di fede ghibellina.

Si è parlato di questo magnifico monumento in occasione della presentazione del libro ''Fontana Grande a Viterbo, storia e simbologia'' ultimo lavoro di Gianluca di Prospero per i tipi delle Edizioni Archeoares. Un libriccino di 66 pagine in sedicesimo, quindi tascabile, atto ad essere portato in occasione di un’attenta ispezione della fontana.

E sì, proprio dall’esame dei graffiti leggibili sui bracci (più tecnico chiamarle fistole), della fontana ci sono le soprese. Ce le ha svelate Giovanni Costantini nella sua dotta prolusione. Sulla fontana sono scolpiti simboli di varia natura, alcuni riconducibili a disegni dell’antica Etruria e dell’antico Egitto. Da notare in particolare il ''fiore della vita'' presente in Viterbo in molti luoghi (per es. via Borgolungo, via Cardinal la Fontaine ed altri). Molti altri segni esoterici che, acquisiti dalla massoneria moderna, ne hanno dato spiegazione.

Proprio perché nell’iconografia cittadina oltre al Palazzo papale (lo sky line di Viterbo) viene rappresentata la Fontana grande nei disegni de vedutisti settecenteschi, poi, dai primi fotografi, vi è la sua importanza storica culturale.

Anche un francobollo di Poste Italiane nel 1979 le fu dedicato.

Mi raccomando, quando passate in piazza Fontana grande e, in macchina, la evitate, rivolgetele uno sguardo, se lo merita, su di essa è scritta la storia di questa Città.




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