ANNO 14 n° 88
Festa di chiusura del laboratorio di cucina interculturale
''Sapore di integrazione'', il 19 a Prato Giardino

VITERBO - Il giorno 19 aprile, all’interno di Prato Giardino alle ore 12:00, la cooperativa Gea Onlus organizza la festa di chiusura del laboratorio di cucina interculturale “Sapore di integrazione”; un incontro che rappresenta la conclusione di uno straordinario percorso che sta giungendo al termine.

Sono stati mesi intensi all’insegna dell’integrazione e relazione di aiuto grazie all’impegno di immigrati, operatori e ragazzi con disabilità, uniti tutti insieme al rispetto della diversità.

Alessandra Senzacqua - Responsabile dei servizi della cooperativa Gea - racconta così questa fantastica esperienza: “Abbiamo pensato molto ad un laboratorio integrato e l’incontro con Graziella Fiorucci dell’associazione Gli amici di Galiana è stato provvidenziale in tal senso.

Lo abbiamo progettato per mesi e a gennaio è partito il primo laboratorio. Una serie di cinque incontri per ciascun gruppo di migranti accolti presso le nostre strutture. Insieme ai ragazzi diversamente abili (e con la conduzione di operatori qualificati), hanno cominciato a studiare e a cucinare sia piatti tipici italiani che ricette della loro tradizione. La partecipazione alle attività è stata volontaria e l’obiettivo, oltre a quello dello scambio culturale e della conoscenza, è stato il potenziamento di risorse e competenze, eventualmente spendibili all’interno del mercato del lavoro. Il saper cucinare si colloca come passo fondamentale nel percorso di autonomia degli ospiti.

Il momento più intenso di ogni singolo incontro era il pranzo, quando tutti i ragazzi seduti intorno allo stesso tavolo mangiavano i piatti preparati da loro stessi.

Se dovessi racchiudere e descrivere questo progetto, così tanto desiderato da tutto il servizio rifugiati della cooperativa Gea, direi tre semplici parole: incontro, relazione, trasformazione di cibo e di culture”.

Il laboratorio “ Sapore di integrazione” si colloca tra le esperienze concrete attivate dal servizio di accoglienza per rifugiati della cooperativa Gea che si muovono nella direzione della creazione di buone pratiche riproducibili, per contribuire a migliorare quel sistema di accoglienza e inclusione sociale degli immigrati.

La festa di chiusura del 19 aprile vuole essere un momento aperto a tutta la comunità, un luogo protetto dove poter gustare i piatti preparati dai ragazzi ed un’occasione per ribadire un concetto fondamentale: la diversità è un valore portante della nostra società.




Facebook Twitter Rss