ANNO 14 n° 116
''Ferrovia Roma-Viterbo: il disservizio è servito''
L'associazione TrasportiAmo: ''Condividiamo l'esposto del Comitato pendolari''

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo:

''Condividiamo l'esposto presentato, nella giornata odierna, dal Comitato Pendolari RomaNord al Tribunale di Tivoli. Proviamo sconcerto e rabbia per quanto sta accadendo nella ferrovia Roma-Viterbo, dove alle problematiche croniche si sono aggiunti i disservizi legate alle inadeguatezze, oramai accertate, del nuovo orario generale di Atac e della Regione Lazio. Costruito sulla base di presupposti e calcoli che, alla luce delle contestazioni dei viaggiatori e degli studenti, appaiono errati, scollati dalla realtà, lontani dalle esigenze dei viaggiatori e dei territori interessati dalla linea''.

''Inadeguatezze che potevano essere corrette, risparmiando inutili disagi agli utenti, ma Atac e Regione hanno preferito chiudersi a riccio, rimanere ferme sulle proprie convinzioni. Troviamo inconcepibile questo modo di agire e ci domandiamo cosa abbia impedito a costoro di aprire anzitempo un confronto sano, costruttivo e bilaterale, come più volte richiesto, invece di aspettare lo sgretolamento del servizio''.

''Dall'incontro in Regione coi Sindaci dell'asse Flaminia, attendiamo risposte risolutive che vanno in questa direzione specifica. Idonee per ripristinare le corse mattutine/serali nella tratta Catalano-Viterbo, la quale ha subito due incredibili buchi di circa 4 ore nella giornata di ieri, 17 settembre, causati dalla soppressione dei treni 906 e 909 e dalla mancata attivazione del servizio sostitutivo bus, nonché atte ad armonizzare le percorrenze delle corse ferroviarie, dato che le attuali risultano stridere rispetto alle restrizioni imposte nella circolazione, battute d'arresto come la riduzione della velocità massima consentita, provvedimento preso anche nella tratta urbana''.

''È necessario rivedere l'intero impianto dell'orario, compresa la distribuzione del servizio integrativo bus, che appare essere costruito secondo la semplice equazione 1 treno=1 bus. È impensabile continuare su questa strada, metteremo in campo ogni azione per dare all'utenza un servizio decente. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità''.

L'associazione TrasportiAmo

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