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Faccia a faccia tra i candidati sindaco
Viterbonews 24 mette a confronto Polici, Vita, Soldatelli e Pica su sicurezza, acqua, centro storico, imprese, viabilitą

di Monica Di Lecce

NEPI – Parte da Nepi il ciclo di confronti tra i candidati sindaco nei principali comuni della Tuscia chiamati il prossimo 26 maggio a rinnovare le amministrazioni comunali. L’appuntamento di Nepi si è svolto giovedì pomeriggio nella sala consiliare. Un’ora di confronto serrato su sette domande, uguali per tutti, e due minuti di tempo, rigidamente regolato dal timer, per rispondere. L’ordine degli interventi ha ricalcato il sorteggio di lista: primo Nicola Alberto Polici sostenuto dalla lista Movimento per Nepi, quindi Franco Vita, lista Noi&Voi per Nepi, Pietro Soldatelli, Nepi progetto comune e Pier Alfredo Pica, lista Uniti per Nepi. La quinta candidata, Alessandra Alimelli della lista Nepi torna Nepi ha declinato l’invito.

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A Nepi esiste un problema di sicurezza pubblica, se sì quali iniziative mettere in campo?

POLICI:  ''Esiste a Nepi come in altre zone. Nel nostro programma elettorale abbiamo previsto: l’ implementazione della videosorveglianza nel paese; un maggiore controllo del territorio assicurato oltre che dalle forze dell’ordine, nei momenti critici, anche da del personale ausiliario. Gruppi di controllo di cui possono far parte ex carabinieri, ex poliziotti, formate e sotto il coordinamento delle forze dell’ordine. Ci tengo a precisare che non vogliamo essere squadristi’''.

VITA: ''Non crediamo che ci siano problemi di sicurezza e ci dispiace e per quello che è accaduto all’amico Fedeli (Norveo Fedeli ucciso a Viterbo durante una rapina era originario di Nepi). Le problematiche di Nepi sono le stesse di altri territori. Riteniamo importante aumentare il numero delle guardie comunali, la sorveglianza, la prevenzione. Prevedere una guardia notturna in modo che i vigili urbani possano essere presenti in alcune ore. La polizia locale deve rappresentare un sostegno e controllare il territorio contro la delinquenza , ma anche contro chi di notte usa anticrittogamici e inquinano. Non credo in altre forme di controllo e repressione come le ronde e il daspo''.

SOLDATELLI: ''Considero Nepi un paese non pericoloso. I dati in possesso delle forze dell’ordine ci dicono che il numero dei reati, dei furti in abitazione, sono molto inferiori a quelli di altri comuni limitrofi. Comprendiamo comunque la necessità di migliorare sempre e per questo nell’ultimo mandato abbiamo fatto una serie di interventi sostituendo tutte le telecamere della videosorveglianza con telecamere digitali a maggior risoluzione. Da poco abbiamo ottenuto un finanziamento dalla Regione Lazio per ulteriori 56mila euro per allestire altre 20 telecamere sul territorio per controllare tutti accessi a Nepi dalle vie provinciali. Nel nostro programma abbiamo previsto l’istituzione di un servizio di vigilanza privata nelle ore notturne per sorvegliare il territorio e supportare le forze dell’ordine. E poi aumentare forze di polizia locale: a maggio abbiamo implementare due vigili, abbiamo già previsto da giugno l’assunzione di un'altra unità''.

PICA: ''A Nepi non c’è un problema di sicurezza nel modo in cui si intende, sicurezza urbana. C’è un grave problema di sicurezza sulle strade. Ogni anno ci sono decine di incidenti, raramente per fortuna mortali. Penso all’incrocio delle Quattro strade o ingresso Cassia bis, della Nepesina sulla Cassia bis, l’ingresso della zona industriale. Un grave problema nemmeno di difficile soluzione perché non è complicato far mettere il controllo elettronico della velocità nella zona Quattro strade a fare un decreto prefettizio che autorizza l’istallazione dell’autovelox in quella zona. Inizialmente, in attesa di fondi, si potrebbe costruire una rotonda''.

Parliamo allora di sicurezza sulle strade, quali le criticità?

POLICI: ''Punterei l’attenzione sulla strada che si percorre arrivando che corre parallela, a sinistra di quelle attività commerciali nate nell’ultimo decennio , e che porta i cittadini nel centro di Nepi ma anche sulle buche che il cittadino trova uscendo di casa. C’è trascuratezza. Il manto su alcune arterie importanti è stato ripristinato, in altre assistiamo l’attappa buco quotidiano. Sulla Cassia qualcosa si sta muovendo, qualche piccolo giovamento. Ma in generale c’è incuria. Così come c’è trascuratezza nell’illuminazione all’intero del centro urbano e nelle strade di campagna. Alcune zone sono state dimenticate''.

VITA: ''Sul fronte della viabilità interna, la cosa più importante da realizzare è una bretella che eviti che il traffico pesante attraversi il centro abitato, una bretella che dalla zona artigianale consenta di sbucare sotto l’acquedotto. Sul fronte della viabilità esterna, in località Quattro strade abbiamo in mente una rotatoria che consenta un accesso sulla Cassia in modo più sicuro. Ci sono molti progetti per fare questi accessi sulla Cassia, questi sono megagalattici e costano moltissimo. Serve invece un progetto semplice. Per quanto riguarda le strade rurali non è vero che non stati fatti interventi: è stata fatta manutenzione, sono state messe luci a batterie solari che in questi anni che non sono state più cambiate''.

SOLDATELLI: ''Conveniamo anche sulla proposta di una circonvallazione anche se in questa prima fase dobbiamo volare bassi, i fondi per la realizzazione di una variante che eviti il passaggio dentro Nepi sono notevoli e non facili da reperire. Abbiamo individuato quattro rotatorie nel nostro programma la prima è quella all’incrocio tra la Cassia e la via Nepesina. C’è uno stanziamento di Astral che abbiamo sollecitato, sono in fase di realizzazione la progettazione esecutiva. La seconda, in località Puccia, è al bivio tra le Nepesina e la Cimina. Abbiamo fatto richiesta di finanziamento , sono stati finanziati oltre 300mila euro e sono stanziati anche i fondi comunali. Anche qui è stato avviato il procedimento e sono in corso le fasi di progettazione esecutiva. Un’altra rotatoria è quella all’ingresso del paese, la cosiddetta rotatoria Fernando dove abbiamo avuto la disponibilità di un privato a finanziarla, abbiamo già approvato il progetto, stiamo acquisendo i pareri. L’altra è quella all’altezza della zona artigianale dove anche qui abbiamo un progetto preliminare inviato in Provincia con richiesta di finanziamento e stiamo cercando di reperire i fondi. Servirà anche un piano quinquennale del traffico per il rifacimento di tutte le strade comunali non due centimetri di tappetino ma con un mantellino di 8 centimetri''.

PICA: ''Ho risposto prima, andiamo oltre''.

Se dico acqua a cosa pensate?

POLICI: ''E’ un problema che affronteremo nei primi 100 giorni, se vinceremo noi. La Talete ci deve risposte. Se dicessi che volessimo uscire da Talete direi una sciocchezza, non attuabile. Ci rivolgeremo alla società e chiederemo al cda delle certezze ovvero impegni puntuali: riduzione della bolletta del 50 per cento e questo fino a quando non ci darà garanzie che l’acqua che paghiamo per potabile non sia tale. Acqua, significa anche Acqua di Nepi, che per noi è valore aggiunto a questa cittadina. Teniamo molto a cuore questa azienda per il ruolo importante che riveste e per la visibilità che ci offre a livello nazionale e internazionale''.

VITA: ''Abbiamo già proposto in consiglio comunale una riduzione del 50 per cento delle bollette di Talete perché non viene fornita acqua potabile. Gli unici interventi che sono stati fatti sull’impianto idrico di Nepi , i due dearsenificatori, realizzati dalla mia amministrazione. In questa amministrazione occorreva implementare quei dearsenificatori, inserire impianti per eliminazione fluoruri cosa che invece non è stata fatta. Chiederemo a Talete di implementare la funzione dei due dearsenificatori ma nel medio termine occorre individuare un nuovo pozzo - ce ne sono tanti a Nepi dove non sono presenti ne fluoruri né arsenico - quindi individuare un nuovo pozzo che con fondi regionali, creare un nuovo acquedotto. Unica iniziativa è nuovo pozzo altrimenti dovremmo avere a vita i dearsenificatori''.

SOLDATELLI:  ''Se si dice acqua io penso all’Acqua di Nepi porta per il mondo il nostro comune. Voglio sottolineare la realizzazione della terza linea di questa azienda che consentirà negli anni di incrementare la produzione. Ma se dico acqua, penso anche alle problematiche degli ultimi dieci anni: arsenico e fluoruri. L’arsenico da gennaio 2019 è un problema risolto, in questi anni si è lavorato. Si è lavorato su Talete perché non si può prescindere da Talete per intervenire sull’acquedotto. Con le bollette dei cittadini paghiamo anche le spese per gli investimenti. Sono stati presi in carico da Talete anche i dearsenificatori – 5 anni fa non lo erano - che ha la piena gestione. Vengono fatte manutenzioni ordinarie e puntuali e per questo negli ultimi 5 mesi abbiamo l’acqua senza arsenico. Permangono criticità sui fluoruri ma anche qui gli investimenti sono stati fatti e ci auguriamo già delle prossime analisi dei dati positivi''.

PICA: ''Talete spa non è più affidabile: sono 15 anni che ha la gestione dell’acqua del comune di Nepi e non è riuscita a renderla potabile quindi o Talete prendere impegni ben precisi, dandoci scadenze che rispetterà, o noi metteremo in campo tutto ciò che è necessario affinché il comune di Nepi venga risarcito come parte lesa. E’ vero che è azionista di minoranza ma anche dei diritti che non sono stati rispettati. Penso anche agli anziani che vivono in centro storico che non hanno la possibilità di approvvigionarsi di acqua se non dopo aver fatto centinati di metri, chilometri a piedi per prenderla alle fontanelle. La prima richiesta sarà di portare l’acqua potabile a queste persone''.

La ricetta per il centro storico

RIGOLI: ''Il centro storico si è spopolato. Nessuno si è preoccupato di incentivare le ristrutturazioni o reperire fondi europei per centro storico. Noi lo faremo grazie a uno sportello nell’ambito del Comune e che si dovrà occupare di fondi comunitari anche per la ristrutturazione del centro storico. Pensiamo anche di creare un albergo diffuso in centro storico d’intesa con i comuni limitrofi per portare turisti. Avremo la possibilità di intese con Sutri, Sant’Elia, Calcata, Civita Castellana per portare i turisti in questo paese e far vivere il centro storico''.

VITA: ''Ci sono circa 40 miliardi di euro che lo Stato italiano deve spendere entro il prossimo anno. Noi abbiamo un candidato consigliere che ha esperienze esclusive nell’accesso di fondi europei, canali a Bruxelles già attivati. Apriremo uno sportello per assistere le società ad accedere ai fondi con personale e assessore competenti. E’ da molto tempo che stiamo portando avanti l’idea di questo sportello. E poi dobbiamo curare il centro storico: togliere le macchine dal centro, realizzare dei parcheggi. Uno per esempio è già stato individuato dietro l’ex ospedaletto. E poi bisogna creare una realtà diversa per rivivere il centro''.

SOLDATELLI: ''Abbiamo in mente politiche tributarie, incrementando le agevolazioni fiscali per attività e servizi che vanno ad insediarsi nel centro storico. Pensiamo a una riduzione della Tari. E poi c’è il piano particolareggiato del centro storico con le linee guida a cui tutti si devono attenere per far sì che non sia un’arlecchinata. Abbiamo previsto un programma parcheggi: non devono esserci le macchine in mezzo alla strada ma bisogna dare al contempo la possibilità di parcheggio. Abbiamo riportato i servizi con il distretto socio sanitario, abbiamo previsto un museo multimediale, la risistemazione del Forte dei Borgia, favorire la realizzazione di b&B, case turismo e gli alberghi diffusi per incentivare la ricettività e contributo per rifacimento delle facciate''.

PICA:  ''Voglio rassicurare i cittadini di Nepi che non intendiamo minimamente spostare le scuole elementari. Ci teniamo molto al centro storico, riteniamo che la prima risorsa possa essere quei cittadini messi ai margini delle attività che vengono svolte nel centro storico. Se i negozi vengono chiusi è anche perché non c’è un coinvolgimento di gran parte della cittadinanza. Oltre a questo ci preme sottolineare che a queste persone, così come ai turisti, è importante far trovare un centro storico ben tenuto, ben pulito, curato ristrutturato, non con quel tipo di ristrutturazione che è stata fatta fino adesso: una ristrutturazione a chiazze, con palazzo si o uno no, oggi abbiamo un centro storico abbandonato a se stesso''.

E per le imprese?

POLICI:  ''Bisogna creare i presupposti per fare venire gli imprenditori sul nostro territorio. E per fare questo occorre facilitare i trasporti, creare un sub strato fattivo in grado di rispondere alle richieste delle imprese, non bisogna dare contributi in senso lato ma creare possibilità di vantaggi economici per far venire imprenditori sul territorio. Soluzioni specifiche anche per piccole imprese e microimprese''.

VITA: ''Noi abbiamo realizzato a suo tempo la zona artigianale che ha dato occupazione ma che in questi 5 anni, nonostante mille promesse mille impegni, è stata ferma. Bisogna cercare imprese che vogliono investire nella zona artigianale. Coloro che hanno comprato lotti devono decidere se vogliono costruire o ri-cedere l’area al Comune con la decurtazione del 10 del prezzo per consentire a chi vuole fare impresa di insediarsi in quella zona. Vogliamo ampliare la zona industriale Settevene che oggi è tenuta male e deve essere assistita. Bisogna attuare la variante al piano regolatore che prevede un aumento di quella zona,. Poi bisogna fare collegamenti. Collegamenti con il polo di Civita Castellana che ci consentirà, ancora di più di accrescere questa potenzialità produttiva e di essere presenti su alcuni mercati importanti''.

SOLDATELLI: ''Per quanto riguarda la zona industriale nel corso del quinquennio è stato approvato l’ampliamento il relativo schema di convenzione ma nonostante i solleciti i proprietari non hanno voluto stipular. Evidentemente c’è un problema nella classe imprenditoriale a investire per fare impresa. Su questo dovremmo essere sempre più solleciti. Nel nostro programma abbiamo previsto uno sportello lavoro per far sì di dare alle imprese le professionalità che servono anche per tramite del centro per l’impiego e le scuole del comprensorio. Politiche attive per il rilancio delle attività commerciali e la valorizzazione delle produzioni locali del territorio e quindi progetto di marketing territoriale. Abbiamo previsto l'apertura di uno sportello per favorire l'accesso delle aziende al microcredito. Vogliamo realizzare presso la zona industriale di un depuratore chimico-fisico tramite l'A.p.e.a. (area produttiva ecologicamente attrezzata) e con finanziamenti Europei allo scopo di attrarre nuovi investitori''.

PICA: ''Per noi le imprese di Nepi dovrebbero essere coinvolte in una multiservizi che curi in qualche modo di portare il più possibile soluzioni che servono a Nepi. Si tratta di una sorta di consorzio formato dalle imprese che consente di ricorrere il meno possibile a quelle gare d’appalto che obbligano i Comuni a utilizzare i prezzari regionali, prezzari alti che spendere più di quello che è necessario. Il consorzio sarebbe un modo legale e fattibile per bypassare questo ostacolo. Riteniamo inoltre importante lo sviluppo del turismo. Abbiamo pensato di lanciare un programma per promuovere Nepi che si chiama “Vivi Nepi’’ e richiamerà i turisti più prossimi, quelli che si trovano nella zona più a Nord di Roma. Il turismo è una risorsa che può mettere in moto tutta l’economia di Nepi perché può innestare un’economia di tipo circolare''.

Cosa fareste nei primi 100 giorni da sindaco?

POLICI: ''Mettere a punto la macchina operativa: attribuire le deleghe e compiti. Prenderemo di petto il discorso dell’acqua potabile nelle nostre abitazioni. Successivamente ci prenderemo a cuore la questione della sicurezza a 360 gradi, ovvero: la manutenzione ordinaria delle strade, lo sfalcio dell’erba, la manutenzione degli edifici scolastici. Implementeremo la videosorveglianza e faremo uscire dagli uffici gli agenti di polizia locale per il controllo del territorio. Incontreremo i cittadini''.

VITA: ''Apriremo il portone del Comune per far sentire ai cittadini che questa è la loro casa. Costituiremo l’ufficio relazioni con il pubblico che consentirà ai cittadini di accedere agli uffici comunali tutti i giorni e il sabato mattina a disposizione per qualche ora. La seconda emergenza è l’ufficio urbanistica. Occorre un responsabile di questo ufficio che sia all’altezza della situazione, che ascolti i cittadini. C’è sì l’organizzazione degli uffici, lo sfalcio dell’erba, le buche da chiudere ma queste sono cose di gestione ordinaria. E poi l’acqua: basandoci su sentenze di Comuni in cui l’acqua non era potabile, chiederemo una riduzione della tariffa. Adegueremo il numero di agenti di polizia locale a quanto previsto dall’organico''.

SOLDATELLI: ''Tengo a evidenziare che gli orari di apertura degli uffici comunali negli ultimi 15 anni sono stati sempre gli stessi, il fatto che il portone sia chiuso fuori dagli orari di apertura degli uffici dovrebbe essere una cosa normale. Nel passato avveniva invece che l’amico dell’amico aveva la possibilità di entrare negli uffici anche quando fuori dagli orari di apertura al pubblico e quindi toglieva la possibilità al cittadino che invece era venuto nell’orario di apertura al pubblico di veder lavorata la pratica negli orari in cui non c’era apertura al pubblico. Quindi al di là dell’ampliamento dei servizi che abbiamo previsto nel programma, riteniamo che ci debba essere lo stesso trattamento per tutti i cittadini. In generale voglio dare un consiglio: di non correre i primo 100 giorni perché nei primi 100 giorni bisogna affinare la macchina. Gli altri adempimenti sono quelli obbligatori di legge: la variazione di bilancio, approvare il consuntivo 2018, approvare la convenzione del consorzio del distretto socio-sanitario''.

PICA: ''Tra le prime cose che faremo chiederemo a Talete spa impegni ben precisi e ottenere delle risposte. La seconda cosa che faremo è attivarci affinché agli anziani che vivono nel centro storico venga fornita acqua potabile. E poi, ancora, la messa in sicurezza della zona Quattro strade. Ci sarà da oliare la macchina amministrativa, ci sarà da fare uno studio approfondito di tutte quelle problematiche che si protraggono da anni a Nepi e trovare le soluzioni che fino ad ora non sono state trovate''.

Un appello al voto

POLICI: ''Innanzitutto un appello ad andare a votare. Perché votare noi? Perché siamo una squadra credibile. La credibilità viene dalla composizione della nostra squadra: ci sono professionisti, esperti di legge, di fiscalità, del mondo del lavoro, pensionati. Sicuramente bisogna andare piano i primi 100 giorni, sicuramente bisogna prendere confidenza con la macchina amministrativa, ma ci sono delle priorità nell’amministrazione, all’interno delle famiglie che non possono essere tralasciate o lasciate indietro. Bisogna fare. Il non fare significa comunque avere sbagliato''.

VITA: ''Sono due le componenti per giudicare una lista: il programma e le componenti. Noi abbiamo presentato un programma ambizioso, realizzabile, che possiamo portare avanti con delle persone che hanno dimostrato in questi giorni una passione, un entusiasmo, una capacità straordinari. Il nostro programma è rivolto al cittadino, mette il cittadino al centro. Oltre ad accrescere i servizi, prevede investimenti in conto capitale. In questi 5 anni sono stati molto limitati. Questo tipo di investimenti consente a un paese di crescere e di migliorare, di crescere in qualità. Io mi sono messo in questa avventura per l’ultima volta, ho la forza, il coraggio, la voglia e la volontà di avanti e di fare il meglio per il mio paese. In questi cinque anni mi è sembrato morto. Io lo voglio vivo e punto di riferimento dei paesi vicini''.

SOLDATELLI: ''Andare piano i primi 100 giorni non significa andare piano per far aspettare ancora i cittadini ma vuol dire andare piano per sistemare la macchina e dare risposte migliori. Perché votare ancora Pietro Soldatelli sindaco e la sua squadra? Per dare continuità. Perché 5 anni per un vero progetto di cambiamento spesso non sono sufficienti, perché un Comune va in continuità e chi riprende, riprende da dove ha lasciato quello prima; e se prima c’era un qualcosa da ricostruire bisogna ricostruirlo, e non è facile un cambiamento perché sono anni difficili per la finanza pubblica un po’ in tutti i Comuni d’Italia. Aver posto le basi in questi 5 anni per un progetto ambizioso, con tante opere pubbliche, con tanti interventi importanti per riqualificare questo paese, oggi si può fare. Abbiamo creato le basi su cui costruire il futuro di Nepi. Abbiamo una squadra speciale, una squadra credibile, un giusto mix tra l’entusiasmo dei giovani, l’esperienza di chi è già stato consigliere o assessore e di chi ha già lavorato nella pubblica amministrazione''.

PICA: ''Perché votare per la lista civica Uniti per Nepi? Perché è un gruppo fatto da grandi persone, da persone molto valide, vere. Spesso quello che manca alla politica è la sincerità. Questi valori così semplici sono andati persi. Il politico spesso attrae le persone a sé in modo poco chiaro. Questo crea sfiducia e allontana la gente dalla politica e ci fa perdere tutti. Io mi auguro veramente di riuscire a riavvicinare la gente alla politica perché questa può essere molto bella quando prende a cuore i problemi dei cittadini, quando le problematiche che vengono esposte non rimangono sul tavolo ma c’è una persona che si dà da fare per risolverle. Per questo si dovrebbe votare la nostra lista''..

 





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