ANNO 14 n° 88
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Ex Terme Inps, investimento da oltre 30milioni
Nella sala consiliare del Comune la presentazione dello studio-progetto

VITERBO – Un progetto ambizioso e di ampio respiro per la riqualificazione della ex Terme Inps. Perché è di questo che si occupa FederTerme: ''Proteggere l’industria termale. E ci mettiamo a disposizione dell’amministrazione comunale per la valorizzazione di quella viterbese''.

A dirlo Federterme, cui il Comune di Viterbo ha commissionato lo studio-progetto presentato questa mattina a Palazzo dei Priori, in una sala consiliare gremita perché, per l’occasione, seconda e quarta commissione erano state convocate congiuntamente. A presiedere la seduta, il vicesindaco Enrico Maria Contardo, affiancato dal consigliere Stefano Caporossi.

Attraverso una lunga serie di slide sono stati evidenziati i punti di forza e di debolezza di Viterbo e tutta una serie di misure da attuare, affinché le ex Terme Inps diventino volano di sviluppo per il territorio viterbese.

Tra i dati importanti da evidenziare ci sono quelli sull’occupazione. ''Riaprire lo stabilimento significa occupare 150 lavoratori in modo diretto e 350 in maniera indiretta'', si legge nel progetto FederTerme. ''Una volta a regime potrà occupare 65 persone direttamente e 250 indirettamente''.

Lo studio di fattibilità prevede del resto un complesso alberghiero con standard elevati (visto che, come è emerso, nella città dei Papi non esiste un hotel a 5 stelle. Circostanza, questa, considerata un’anomalia), cento camere, un ristorante da 250 coperti e uno gourmet. Una wellness spa termale grande 1500 metri quadri per una capacità di trecento ospiti tutti insieme. E l’idea di una scuola che qualifichi il personale che esercita la professione di estetista esclusivamente nei centri benessere.

Secondo il progetto di FederTerme, l’edificio principale sarebbe utilizzato per i servizi di accoglienza, mentre la fangaia andrebbe mantenuta come memoria storica.

Un intervento importante riguarderebbe invece il parco, ''attrezzato – spiega l’architetto - con un’area dedicata ai bambini e una agli animali domestici''.

In termini spiccioli l’investimento è pari a oltre 32milioni di euro. Che non sono pochi ma, secondo FederTerme, nemmeno tanti. ''Si potrebbe procedere atraverso un project financing'', spiegano i relatori del progetto. Ovvero privati che, in cambio della gestione (si pensa trentennale), realizzano un’opera in cambio della gestione''. Ad oggi, invece, il settore termale nel capoluogo vale circa 10milioni di euro.

Adesso lo studio passa sotto la lente di commissioni e consiglio comunale.




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