ANNO 14 n° 110
Erbetti: ''Prima i viterbesi: dovrebbe essere il primo pensiero di ogni amministrazione''

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo da Massimo Erbetti:

Prima i viterbesi…

È no, questa volta non si parla di razzismo, si parla di altro, del fatto che in cima al pensiero di ogni amministratore di questa città, ci dovrebbe essere Viterbo e i suoi cittadini, i loro bisogni e le loro aspettative,

Nella mente di ogni singolo membro del consiglio comunale e della giunta non dovrebbero esserci altri pensieri.

Sono Scandalizzato, sono disgustato e amareggiato dal comportamento di questa maggioranza viterbese, da questa macchina da guerra che a parole avrebbe dovuto cambiare il volto della nostra amata città e, invece, si comporta come fanno i bambini all’asilo: ripicche su ripicche, dispetti e schermaglie che nulla hanno a che fare con la politica.

Un senatore della repubblica che pubblicamente mette il veto su una persona, non per incapacità amministrativa, ma per lesa maestà, per aver cambiato casacca, per aver tradito il proprio partito passando ad un altro, chissà come mai quando il salto avvenne in senso contrario da parte di tre consiglieri non fu così scandalizzato. Il cambio di casacca è quanto di più scorretto si possa fare nei confronti degli elettori, ma sembra che questo valga solo quando ad andarsene sono quelli del proprio partito.

Dall’altra parte invece c’è un altro schieramento che aspetta a braccia aperte i nuovi arrivati, se non altro per vendicare l'onta subita un paio di mesi fa.

In pratica una guerra tra bambini, ai quali poco importa del benessere cittadino, a loro interessano voti e poltrone, numeri e bandierine, potere e veti.

In tutto questo la povera Viterbo crolla, i rifiuti sono nelle strade e le buche diventano crateri.

Ma nulla importa a questi signori, rivendicano la proprietà della palla e sono disposti (a parole) a portarsela a casa se non sono loro stessi a condurre il gioco.

Cari viterbesi questa non è una crisi politica, non è una crisi avvenuta per diversità di vedute, per pensieri discordanti su come gestire e migliorare la città, questa è solo una schermaglia per mostrare chi ha i muscoli più grandi.

Caro viterbese, sì proprio tu che leggi questo articolo, se questi signori pensassero al tuo bene, non passerebbero il loro tempo a farsi la guerra, ma a programmare seriamente come investire i proventi dell’imposta di soggiorno o a come tappare le buche delle strade, invece di minacciare il ritiro delle deleghe all’assessore alla cultura e a quello dei lavori pubblici.

Vogliono un rimpasto della giunta a pochi giorni dall’approvazione del bilancio, non interessandosi proprio al nostro futuro, perché nelle loro menti c’è un solo pensiero: farci vedere quanto sono grandi i loro bicipiti.

Cari concittadini, per loro non venite “prima” e neanche dopo...non esistete proprio...spero ve ne ricordiate, quando verranno la prossima volta a farvi le “strabilianti” promesse elettorali.



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