ANNO 14 n° 111
Emoticons per ordinare la cocaina, finisce in carcere un 36enne
La droga nascosta nelle campagne viterbesi

VITERBO - Bastava inviare una ''manina'' con un messaggino telefonico per ordinare cinque grammi di cocaina.

Nella tarda serata di venerdì 10 maggio, a Viterbo, presso il bar di via della Sapienza, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Viterbo, hanno proceduto alla cattura del cittadino albanese T. E. di anni 32, da tempo domiciliato nel centro storico della città.

L’arresto è stato eseguito in esecuzione di un’Ordinanza applicativa di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Viterbo, per reati inerenti agli stupefacenti, in quanto ritenuto responsabile di ripetute cessioni di cocaina, quantitativi anche nell’ordine di cinquanta grammi a settimana.

Il provvedimento eseguito è l’epilogo di una complessa attività di indagine espletata dal Norm, che ha preso il nome di Operazione Movimento, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo e diretta dal Sostituto Procuratore Dott. Massimiliano Siddi.

Le indagini hanno avuto inizio la scorsa estate in seguito all’arresto di soggetti accusati di spaccio di cocaina nella flagranza di reato, oltre che, in un caso. anche quello di lesioni e resistenza nei confronti di un Carabiniere per guadagnarsi la fuga ed evitare il fermo. L’attività ha permesso di accertare come il cittadino albanese destinatario del provvedimento fosse il fornitore di cocaina di taluni spacciatori, provvedendo con professionalità a tutti gli aspetti logistici inerenti l’approvvigionamento, il trasporto e l’occultamento che in alcuni casi avveniva nelle campagne viterbesi, adottando scaltre condotte al fine di eludere i controlli delle Forze dell’Ordine. Accorgimenti che non sfuggivano ai carabinieri del Norm i quali hanno ricostruito tutta l’attività illecita intrapresa dal cittadino albanese e dei suoi adepti.

Del tutto singolari erano le richieste di stupefacente degli spacciatori verso quest’ultimo, che interloquivano inviando le tipiche “emoticons”, come ad esempio quella raffigurante una “manina”, per ordinare cinque grammi di cocaina.

Al termine delle formalità di rito il cittadino 32enne è stato associato presso la casa circondariale di Viterbo in attesa di giudizio.




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