ANNO 14 n° 116
Emanuela Dei: ''La città è pronta a nuove forme di famiglia''

Riceviamo e pubblichiamo

Siamo molto felici per questo traguardo. La città ha dimostrato di esser pronta, già da tempo, ad accettare ed integrare nel proprio tessuto diversità e nuove forme di fare famiglia. La discussione in Comune è stata lunga. Otto mesi sono stati spesi. Rimandi, cancellazioni, proteste. In fondo era la prima volta che nel comune di Viterbo si parlava di questo argomento. Si pensa sempre che le cose possano accadere solo agli alri. E invece anche Viterbo si è dovuto porre delle domande e soprattutto dare delle risposte. Il registro delle coppie di fatto è stato finalmente votato, e poi anche approvato. E' importante che ognuno, consiglieri e gruppi politici, abbiamo preso le loro responsabilità, con un no o con un sì. Ora nero su bianco i cittadini sanno chi è a favore chi contro. Finalmente si è fatto chiarezza e finalmente siamo usciti da quel torpore del non detto, sobillato del vorrei ma non posso. Ora si hanno i risultati. Siamo contente perché secondo noi è stato messo un timbro ufficiale su quello che i cittadini di Viterbo hanno da tempo imparato ad accettare, la diversità. Il regolamento del registro è stato scritto ed approvato ora aspettiamo gli uffici competenti che mettano nero su bianco diritti e doveri per le coppie che si vogliono registrare. Già perché da oggi nella nostra città c'è una nuova possibilità di scelta. Finalmente abbiamo la possibilità di scegliere come ufficializzare l'unione di due persone che hanno voglia di costruire un futuro insieme. La scelta rende liberi. E' inutile dire quanto questo registro sia importante per le coppie omosessuali le quali per la prima volta si vedono riconosciute in questo territorio. Sì, alcuni pensavano che a Viterbo gli omosessuali non esistessero. Non c'erano, Viterbo era una città di eterosessuali immune dal morbo dell'omosessualità. E invece no, ce ne sono e anche loro formano coppie e famiglie. Siamo contente. Nella mia associazione già Lucia e Lilly stanno scalpitando per fare una bella cerimonia e poi una festa. Per quanto ci riguarda si continua a fare informazione. Si continua a far conoscere la diversità che tanto destabilizza. Arci Cultura Lesbica propone incontri con le scuole proprio sul tema dell'educazione alle differenze. Inoltre nel mese di giugno saranno svolti una serie di seminari, tenute dalle nostre psicologhe, su: fare coming out, il coming out degli adolescenti,le nuove forme di famiglia, stereotipi nella società odierna. La nostra associazione lavora così in varie direzioni e collabora anche con le associazioni romane per il Pride del 2015. E' importante confrontarsi sempre con le realtà che ci circondano è sempre importante non isolarsi. Ringrazio chiunque abbia combattuto per questo registro. Un grazie va a Melissa Mongiardo, Gianluca De Dominicis e Maria Rita De Alexandris. Un grazie straordinario va all'associazione Solidarietà Cittadina e alla tenacia di Franco Marinelli.

Emanuela Dei

Arci Cultura Lesbica

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