ANNO 14 n° 111
Déja-vu, si attende la decisione del Gip
Scaduti i termini delle ordinanze di custodie cautelari per gli indagati:
Oggi la libertà o la conferma degli arresti domiciliari

VITERBO - Operazione Déjà-vu, sono scaduti ieri i termini delle ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti dell'imprenditore Elio Marchetti e delle altre cinque persone arrestate mercoledì scorso della Polstrada e dalla Guardia di Finanza. Questa mattina il Gip di Viterbo Savina Poli dovrà decidere se rimettere in libertà i sei indagati o confermare gli arresti domiciliari. Il giudice del tribunale viterbese dovrà valutare, per i presunti colpevoli, se esiste il rischio concreto di inquinamento delle prove, di fuga o di una possibile reiterazione del reato.

Gli arresti sono sono scattati nella prima mattinata del 3 maggio: ad essere portati via in manette dalla concessionaria di via Mainella l'imprenditore Elio Marchetti e le sue dipendenti Carla Corbucci ed Emilia Tiveddu. Oltre a loro sono stati fermati anche Simone Girolami e Giuseppe De Lucia, gestori di società fittizie con sede a Latina e Foggia, e Domenico Sordo, titolare di un'agenzia di pratiche auto nel capoluogo foggiano.

L'accusa della Procura di Viterbo è di associazione a delinquere a carattere transnazionale finalizzata alla commissione di reati contro la fede pubblica ed il fisco. Secondo le indagini, Marchetti&co avrebbero importato dalla Germania auto di grossa cilindrata, non versando l’Iva. Una frode da un milione e mezzo di euro, con oltre 90 auto coinvolte, messa a segno grazie ad un sistema ben oliato di società cartiere, documenti falsi e scatole cinesi.

Venerdì scorso sono stati stati sentiti in Procura i tre indagati viterbesi della vicenda: davanti al pm Tucci e assistiti dai loro avvocati, Marchetti e le dipendenti Corbucci e Tiveddu hanno chiarito le proprie posizioni, raccontando la loro verità dei fatti. Nella mattinata di oggi verranno sentiti per rogatoria anche gli altri indagati, non residenti nel Viterbese.

Prima di intraprendere la strada del Riesame, le difese stanno vagliando in questi giorni le 200 pagine dell'ordinanza in cui si articolano le contestazioni. Per loro, ora, non rimane che attendere l'esito degli interrogatori e la decisione che verrà presa oggi dal Gip.

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