ANNO 14 n° 88
Duplice omicidio Fieno, conto alla rovescia per l'esito delle autopsie
Chiesta dal medico legale una proroga per il deposito degli esami

VITERBO – Ancora una manciata di giorni, poi la verità sulla morte di Gianfranco Fieno e Rosa Franceschini, i due coniugi trovati morti nel loro appartamento nella notte del 13 dicembre scorso.

Giovedì sono scaduti, di fatti, i termini per il deposito in Procura degli esiti dell’autopsia condotta due giorni dopo il loro ritrovamento dal dottor Saverio Potenza del dipartimento di medicina legale dell’Università di Tor Vergata. Ma, sotto richiesta del professore, sarebbe stata concessa una breve proroga per il deposito dei documenti: bisognerà attendere ancora qualche giorno per fare luce sugli ultimi istanti di vita dei coniugi.

Trovati cadavere al terzo piano di una palazzina al civico 26 di via santa Lucia, Rosa e Gianfranco Fieno sarebbero stati uccisi dal loro figlio, Ermanno, 44enne, ad oggi unico indagato per quella morte.

Fuggito e rintracciato a Ventimiglia dalla polizia di frontiera è da Natale recluso all’interno del carcere viterbese di Mammagialla: pochissimi i contatti con l’esterno, se non quelli con il suo legale, l’avvocato Roberto Massatani, nominato dopo aver sollevato dall’incarico i precedenti difensori.

Gli esiti dell'autopsia, disposta dal procuratore capo Paolo Auriemma e dalla pm Chiara Capezzuto, serviranno a stabilire con precisione i tempi e le dinamiche dei decessi dei due coniugi, portando un contributo decisivo alle indagini della procura di Viterbo. Ma non solo serviranno finalmente a delineare anche il capo i imputazione a carico del 44enne Ermanno, ad oggi accusato di duplice omicidio. Ipotesi che potrebbe essere riqualificata in omicidio semplice.



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