ANNO 14 n° 110
Don Ruggero Conti, le vittime degli abusi scrivono al Papa
Pił di un anno fa la rocambolesca fuga

FARNESE - Don Ruggero Conti, le vittime del prete pedofilo scrivono a Papa Francesco.

Non finisce di far discutere don Ruggero Conti, il prete pedofilo condannato a 11 anni di carcere, evaso il 26 settembre dell'anno scorso dalla clinica di Genzano dove era ricoverato e ritrovato dai carabinieri tre giorni dopo a Villa Turro, struttura sanitaria dell'ospedale San Raffaele di Milano.

Il don, prima del ricovero ad agosto 2017 nella clinica Von Siebenthal di Genzano, stava scontando la sua pena agli arresti domiciliari nella Tuscia, nella sua casa di Farnese.

A più di un anno da quella rocambolesca fuga, l'ex prelato originario di Legnano non ha ancora scontato un giorno di carcere perché le sue condizioni di salute non sono compatibili con il regime carcerario. Attualmente è ricoverato in una clinica. E le vittime degli abusi non hanno ancora visto un euro di risarcimento.

Per questo, assistite dall'associazione ''La caramella buona onlus'' – che di vittime ne ha difese due ed è stata parte civile nel processo – hanno deciso di rivolgersi direttamente a Papa Francesco.

''Fra le vittime dei suoi abusi ci sono persone che sono in terapia da vent'anni. Terapia che comporta dei costi, che nessuno ha mai risarcito'', ha dichiarato a Il Giorno Roberto Mirabile, presidente de La Caramella Buona.

''La Curia deve farsi carico dei propri 'dipendenti' - ha continuato - e quindi deve prendere consapevolezza del fatto che quello della pedofilia fra i religiosi sia un problema da affrontare in modo serio anche in Italia. Non sono anticlericale, anzi. Credo però che i problemi vadano affrontati con determinazione e senza paura''.

L'associazione ha quindi scritto una lettera al Santo Padre. ''Lo scandalo della pedofilia di alcuni preti in Italia è enorme – ha concluso Mirabile – e non può più essere taciuto''.

Chi è Don Ruggero?

Parroco della chiesa della Natività di Maria Santissima, nella zona di Selva Candida (Roma), Ruggero Conti era stato, nel 2008, anche il garante delle ''Politiche per le periferie e per la famiglia'' dell'ex sindaco Gianni Alemanno.

Poi l'accusa di aver abusato di 7 adolescenti che gli erano stati affidati, sia nell'oratorio della chiesa dove svolgeva la missione sia in alcuni campi estivi, e l'arresto poco prima della partenza per un viaggio in Australia.

Don Ruggero finì nell'inchiesta del sostituto procuratore Francesco Scavo con l'accusa di violenza sessuale su minori e induzione alla prostituzione. Nel 2008 è stato sottoposto a divieto dell'esercizio pubblico del ministero e, nel 2011, sospeso ''a divinis''.

In primo grado era stato condannato a 15 anni e 4 mesi, pena ridotta in appello a 14 anni e 2 mesi ma solo per la prescrizione di tre episodi contestati.




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