ANNO 14 n° 110
Delitto Barchi, il riesame prende tempo
Il tribunale della libertà si riserva la decisione sulla scarcerazione di Pavani

VITERBO - Il tribunale del riesame di Roma prende tempo e si riserva la decisione sulla richiesta di modifica della custodia cautelare in carcere per Stefano Pavani, avanzata dall’avvocato Luca Paoletti. L’uomo 31enne è accusato del delitto di Daniele Barchi, il 42enne trovato cadavere nella abitazione in via Fontanella del Suffragio. Dal 23 maggio, giorno successivo al rinvenimento del cadavere, Daniele Barchi è in carcere per omicidio volontario. Per il delitto è indagata, a piede libero, anche la sua fidanzata 25enne, Azzurra Cerretani.

Stamattina a Roma, al tribunale della libertà, oltre al collegio difensivo di Pavani era presente anche il sostituto procuratore di Viterbo Stefano d'Arma, titolare del fasciolo insieme al procuratore capo Paolo Auriemma. Al tribunale del riesame i difensori di Pavani hanno chiesto di valutare l'attendibilità delle dichiarazioni della fidanzata del 31enne. Sarebbe stata lei 'a incastrare' Pavani rivelando ai poliziotti che il giovane avrebbe ucciso Barchi. Per questo motivo, i difensori di Pavani chiedono ai giudici di verificare l'attendibilità delle dichiarazioni della donna. Gli stessi difensori hanno chiesto al tribunale della libertà di prendere in considerazione una precedente perizia psichiatrica in cui il giovane risulterebbe ''parzialmente incapace di intendere e di volere''. I legali hanno richiesto in primo luogo la scarcerazione del 31enne o almeno il ricovero all’interno di struttura specialistica dove poter scontare una misura cautelare meno afflittiva del carcere.

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