ANNO 14 n° 111
De Carolis sfiora la vittoria a Sidney, ''ma l'epilogo è vergognoso''
Titolo supermedi Wba Oceania, sconfitta ai punti per il pugile

Riceviamo e pubblichiamo da Alessandro Ottaviani e Michela Colletti

MONTEROSI - Venerdì, a Sydney, Giovanni De Carolis ha combattuto contro l’australiano Bilal Akkawy per il titolo WBA Oceania dei pesi supermedi, nella serata organizzata dalla Neutral Corner Fight Promotions.

Disputato sulla distanza delle 10 riprese, l’incontro è stato equilibrato, a tratti una guerra, con molte riprese difficili da giudicare. Il padrone di casa ha sofferto i ritmi imposti dal romano e più volte si è chiuso alle corde per subire le sue repliche, mentre a centro ring non è riuscito a trovare le contromisure al suo gancio sinistro. Questa, secondo noi, è stata la lieve differenza che avrebbe dovuto premiare di misura un De Carolis apparso più sciolto e più composto del solito.

Nel finale dell’ultima ripresa Akkawy ha tentato il tutto per tutto, complice l’incertezza che aleggiava sul verdetto, e il pubblico si è infiammato. Ma De Carolis è stato pronto a leggere le sue combinazioni e abile nel mandarle vuoto. Suona il gong per l’ultima volta e l’arbitro legge i cartellini: 99-90, 99-90 e 100-89. Un giudice vede Akkawy vincere tutte le riprese e gli altri due ne assegnano soltanto una a De Carolis. L’epilogo, vergognoso, dimostra che vincere all’estero senza mandare KO l’avversario è molto difficile.

Serata rovinata a De Carolis e alla boxe che, con l’ennesimo furto casalingo (come se ne vedono dappertutto, Italia compresa), esce sconfitta e non appare così tanto ''nobile''.




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