ANNO 14 n° 88
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Dalla Tuscia in Egitto per il pellegrinaggio Betlemme - Cairo
Una missione e un itinerario spirituale

VITERBO - Missione in Egitto per la Diocesi di Viterbo, impegnata in questi giorni in un tour esplorativo nel Paese africano per un doppio obiettivo. Da un lato, verificare le possibilità di organizzare pellegrinaggi in sicurezza, congiuntamente all'Unitalsi, nei luoghi della Sacra Famiglia segnati dalla fuga da Betlemme di Maria e Giuseppe con il piccolo Gesù. Fuga segnata da 27 tappe in Egitto per sfuggire alle stragi di Erode, luoghi storici in parte sedi di culto dei cristiani ortodossi copti e già in passato meta di viaggi dall'Italia. Questo unico e importante pellegrinaggio rievocativo della ''fuga in Egitto'' (Betlemme-Cairo), primo in Italia e guidato dal Vescovo di Viterbo, potrebbe svolgersi già nella prossima primavera con un gruppo di almeno 50 pellegrini. La ripresa dei pellegrinaggi religiosi dal nostro Paese è fortemente supportata dal Governo Egiziano, dall'Ambasciata egiziana in Italia e dall'ente del turismo egiziano che giovedì scorso ha portato il Ministro del Turismo Egiziano, signora Rania Al Mashat, a ricevere una nostra delegazione italiana (composta anche da giornalisti di Ansa, Osservatore Romano, Avvenire, il Messaggero, Sir, Famiglia Cristiana, riviste Jesus e Credere, editrice Shalom e la Rai con il corrispondente del tg1 dal Cairo) per un colloquio tecnico-esplorativo e durante il quale è stato consegnato a nome del Vescovo di Viterbo Lino Fumagalli il bozzetto della Macchina di Santa Rosa emblema della città di Viterbo.

In seconda istanza la presenza di don Emanuele Germani, portavoce del vescovo Lino Fumagalli, a Il Cairo e ad Alessandria d'Egitto è servita a mettere a punto alcuni dettagli della grande mostra sui tesori dei faraoni egiziani (repliche autorizzate e certificate dallo Stato), in programma al Palazzo dei Papi nella prossima primavera. La sala del Conclave nel centro di Viterbo è destinata a ospitare oltre un centinaio di testimonianze dei faraoni, oltre a una numerosa serie di icone della sacra Famiglia di matrice cristiano/copta proprio per rinsaldare il legame e lo scambio di rapporti con la Chiesa romana, favorito dalla visita in Egitto di Papa Francesco nel 2017.

La macchina organizzativa della mostra vede in campo anche la Fondazione Caffeina, rappresentata in Egitto dall'avvocato Giacomo Barelli, e la Società Italiana di Beneficenza (Sib) con sede a Il Cairo e guidata da Eugenio Benedetti, quest'ultimo ideatore del progetto e prezioso mediatore fra l'Italia e l'Egitto ed entrambi presenti nel tour in Egitto.

Nella delegazione italiana in questi giorni al Cairo, presenti anche il presidente Unitalsi di Roma e Lazio signora Preziosa Terrinoni con l'Assistente spirituale regionale don Gianni Toni e il ricercatore spagnolo Alberto Pichardo.




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