ANNO 14 n° 88
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''Arena avrà il lavoro più difficile, fare il sindaco''
Salvini riempie piazza del Teatro. ''Spero di tornare a Santa Rosa''

VITERBO - (rvtn) Matteo Salvini infiamma il finale della campagna elettorale. Oggi pomeriggio, alle 18.15, il ministro dell'interno è arrivato a piazza del Teatro, scortato da un imponente servizio di sicurezza, per salire sul palco e dare il suo endorsement  a Giovanni Arena, candidato sindaco del centrodestra. Domenica è il giorno del ballottaggio. La piazza, nonostante l'ora, si è riempita per ascoltarlo. Oltre duemila le persone presenti. CLICCA QUI PER VEDERE TUTTE LE FOTO

Sul palco con il vice premier i rappresentati delle quattro forze della coalizione. Alessandro Usai, Umberto Fusco e Giovanni Arena fanno gli onori di casa ma occhi e orecchie sono tutti per lui, Matteo Salvini.

''Questa bella piazza è la risposta migliore ai chiacchieroni come Saviano, Macron e Santoro che passano il tempo a insultare il prossimo. Qualcuno si era disabituato a ministri e politici che fanno quanto promesso in campagna elettorale'' inizia il suo discorso il leader della Lega, accendendo il pubblico.

''Da lunedì è lui – si rivolge a Giovanni Arena – che avrà il lavoro più difficile, quello del sindaco. Sono orgoglio di passare il mio 21esimo giorno da ministro a Viterbo, città che ho imparato ad amare qualche anno fa per Santa Rosa. Quest'anno spero di tornarci, per lavorare con il sindaco Arena e parlare di sicurezza. In questi anni la sinistra ha trasformato l'Italia e Viterbo in un campo profughi''.  

Salvini è un maestro della comunicazione e sa quali corde pizzicare per scatenare la piazza. Sfodera il meglio del suo repertorio: legittima difesa, lotta alla spaccio, rom, adozioni gay, abolizione della legge Fornero, Renzi, la difesa dei confini.

''Non abbiamo bacchette magiche – dice – né noi al governo, né il sindaco e nemmeno la squadra che è qui sul palco. Delle signore che ho incontrato prima mi hanno detto: 'Sei eccezionale'. No, è un paese che è alla frutta quello che ha bisogno di uomini eccezionali. Su questo palco non ce ne sono. Ci sono persone normali che vogliono fare cose normali, più che per il nostro bene è per quello dei nostri figli: voglio che possano avere un futuro in Italia, senza scappare all'estero o rimanere per cominciare a lavorare sempre più tardi''.

''Un paese che non fa figli – prosegue – è destinato a morire. Non si fanno più figli a Viterbo? Qualche genio della sinistra dirà: 'tranquillo Salvini, te li mandiamo sù con i barconi, hanno già vent'anni, neanche gli devi cambiare i pannolini'. Magari non sanno cos'è Santa Rosa, anzi, magari gli sta pure un po' sulle palle perché non amano il crocifisso e Gesù Cristo. Tornassero a casa loro se non amano la nostra storia e le nostre tradizioni''. La folla apprezza, partono i cori.

''Stiamo derubando il continente africano dei suoi ragazzi migliori – sottolinea – solo per arricchire mafiosi, scafisti e qualche finto cooperatore buonista. Stiamo facendo un danno all'Italia e all'Africa''.

Sul nuovo esecutivo giallo-verde: ''Il governo è compatto, cercano di farmi litigare con i 5 Stelle ma non ci riescono. Abbiamo fatto un contratto di governo dove abbiamo scritto le cose che vogliamo fare e ho trovato gente che mantiene la parola, a differenza della sinistra. Penso che lavoreremo bene insieme''.

''Ci chiamano fascisti, razzisti, populisti, sovranisti ma io non mollo – rimarca –, più mi attaccano e insultano più mi danno forza''. ''Sei un grande'' gli gridano i numerosi sostenitori.

Salvini manda un appello contro l'astensione: ''Domenica non so se piove o se c’è il sole, ricordo solo che scegliere il sindaco vi cambia la vita per i prossimi cinque anni. Chi domenica non sceglie e preferisce andare al mare stia zitto se poi a Viterbo le cose non funzionano''. E anche un augurio: ''Domenica notte tengo il telefonino accesso e spero di leggere che il nuovo sindaco di Viterbo si chiama Giovanni Arena''.

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