ANNO 14 n° 89
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''Contaldo ha fatto tanto per Santa Rosa. Sono sicuro che lei lo ha accolto''
Le parole di don Alfredo Cento per l'ultimo addio a Cesarini. Il feretro portato a spalla dai Facchini

di Massimiliano Vismara

VITERBO - Un santuario di Santa Rosa gremito, il feretro con sopra la bandiera con lo stemma del sodalizio dei Facchini di Santa Rosa e tanta tristezza: questo lo scenario oggi pomeriggio dell’ultimo addio a Contaldo Cesarini, storico costruttore della Macchina di Santa Rosa. Ma anche costruttore del bene, del fare del bene agli altri.

Contaldo è stato ricordato attraverso le parole di don Alfredo Cento, cappellano del Sodalizio, che ne ha sottolineato le grandi doti di umanità e la bontà d’animo.

''Grazie a lui i viterbesi si sono goduti tre Macchine di Santa Rosa – ha detto don Cento -. Era un uomo buono senza sapere di esserlo''. Il sacerdote ha rammentato l’impegno di Cesarini per il Sodalizio e il suo amore per il lavoro, ''lavoro che ha dato a tante persone''. ''Pensiamo - ha proseguito il religioso - alla gioia che Contaldo ha dato, lo ricordo sempre gioioso anche nei momenti i cui aveva problemi. Sono sicuro che adesso si trova con Santa Rosa, ha fatto tanto per lei e sono sicuro che Rosa lo ha accolto''. Don Cento si è rivolto poi ai famigliari e ha detto: ''Lui sarà ripagato per il bene che ha fatto e il Signore lo abbraccerà per premiarlo. Siatene sicuri''.

Presenti alla cerimonia le massime autorità cittadine e molti esponenti politici: il sindaco Giovanni Arena, membri della Giunta comunale, il senatore Umberto Fusco. Alla funzione anche l’ex sindaco Giancarlo Gabbianelli. E poi, tra la gente, tanti Facchini.

Alla fine della cerimonia don Cento ha detto: ''Di tutte le foto pubblicate sui social che ho visto oggi non ce ne era una che lo ritraesse non sorridente''. Il feretro è uscito sorretto sulle spalle dei Facchini di Santa Rosa accompagnato da un lungo e scrosciante applauso.

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