ANNO 14 n° 116
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Conciliazione vita-lavoro: la Tuscia sperimenta le buone pratiche
Il Comune di Vetralla ha ospitato il workshop per conoscere le diverse esperienze

VETRALLA - ''L’appuntamento di oggi è servito per conoscere e approfondire le esperienze di servizi di conciliazione vita – lavoro sperimentate nel territorio nazionale al fine di avviare il percorso di sperimentazione di queste pratiche anche nella Tuscia'' lo ha detto il Presidente di Leganet, Alessandro Broccatelli, a margine del workshop ‘Tuscia conciliazione: scambio di buone pratiche nazionali e internazionali’ che si è tenuto oggi a presso la sede comunale di Vetralla.

''Oggi abbiamo toccato con mano quanto sia importante, parlando di welfare e in tema di conciliazione vita-lavoro, sviluppare una nuova cultura della flessibilità organizzativa del lavoro attraverso la seria collaborazione tra il pubblico, il privato e il mondo del terzo settore. È fondamentale, anche per la provincia di Viterbo, promuovere un nuovo sistema di servizi a disposizione di donne, uomini, enti pubblici e imprese del territorio: delle best practices per lo sviluppo e la crescita della Tuscia'' ha concluso Broccatelli.

Nel corso della giornata, inoltre, sono stati presentati i servizi per la conciliazione del progetto RAFFAEL, finanziato nell’ambito di una call del programma europeo per l’occupazione e l’innovazione sociale (EASI 2014-2020) e promosso dalla Provincia di Viterbo con la partnership di Studio Come, Leganet, Consorzio Mipa, Iasi del CNR, Fondazione Nilde Iotti, Forum del Terzo Settore Lazio e ALI- Autonomie Locali Italiane. Oltre la ricerca sull’utilizzo dei congedi parentali in alcuni paesi del nord Europa, presentata dall’ Università norvegese NTNU, nel corso dell’evento sono state affrontanti i diversi modelli di politiche di conciliazione promossi da alcune regioni italiane come la Lombardia, la Puglia, la provincia autonoma di Trento e la Campania che hanno rappresentato un importante spunto per ''sperimentare ed applicare un modello nuovo di conciliazione, perché sappiamo bene che dalla Toscana scendendo verso il nostro Sud, c'è molto poco. Ma noi ci saremo con tutto il bagaglio di innovazione che portano i nostri soci'' ha detto Francesca Danese, Presidente del Forum del Terzo Settore Lazio.

''Noi – ha continuato la Danese - con tutta la rete costruita dai nostri associati - cooperative, associazioni e volontariato - vogliamo che si lavori veramente sulla conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro dei cittadini della provincia di Viterbo. Finalmente oggi vengono presentati anche i bandi. Noi avremmo voluto utilizzare la forma prevista dall'articolo 55 del Codice del Terzo Settore sulla co-programmazione e co-progettazione, ma purtroppo i tempi sono slittati. Ci interessa costruire un nuovo modello di welfare vicino alle donne, che poi sono quelle che pagano di più i tempi della non conciliazione, ma anche vicino agli uomini. E riuscire a lavorare con gli Enti locali e le industrie ed il terziario''.




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