ANNO 14 n° 115
Con una spranga contro passanti e
agenti di polizia, disposta la perizia
La Procura nomina il professor Lanzetti, il 28enne in carcere dal 30 settembre

VITERBO – Innervosito da una furiosa lite con la madre, avrebbe preso a sprangate dei passanti e poi aggredito due agenti di polizia chiamati per bloccarlo. Ora sarà compito del professore Antonio Maria Lanzetti capire e valutare se il 28enne fosse capace di intendere e di volere al momento dei fatti e soprattutto se sia in grado, ad oggi, di seguire in maniera cosciente il processo che lo vede imputato.

Per quella mattanza, avvenuta in via Monte Cervino lo scorso 30 settembre il giovane D.B., assistito in aula dall’avvocato Domenico Gorziglia, deve rispondere di lesioni gravi: in manette da ormai più di due mesi, per lui si sono aperte le porte del carcere a causa di una precedente evasione dagli arresti domiciliari.

Ed è stata la stessa madre del ragazzo all’udienza della scorsa settimana a chiedere aiuto al giudice Gaetano Mautone: un aiuto in termini di supporto clinico al figlio, in modo che ''possa salvarsi e non cadere più in errore''.

''Da sola non sono in grado di trattenerlo – ha riferito in aula – se ora tornasse a casa, io non potrei aiutarlo: uscirebbe, non mi starebbe a sentire. Con lui sono totalmente inerme. Ho bisogno che venga seguito e aiutato in modo che ne esca pulito''.

Dichiarazioni che non sono rimaste inascoltate: il giudice ieri mattina ha affidato l’incarico al professor Lanzetti per una perizia psichiatrica sul giovane. Poi spetterà alla difesa l’eventuale nomina di un perito di parte.

Ad anno nuovo l’udienza finale: la discussione e poi, alla luce della perizia, la sentenza.




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