ANNO 14 n° 111
Cataldi-Coletta: “Una rete d’imprese per il turismo culturale il vero motore di rilancio di Civita”

CIVITA CASTELLANA - Riceviamo e pubblichiamo da Cataldi e Coletta:

“Facendo politica attiva da molti anni tra le persone della nostra città ed ascoltando con attenzione le loro problematiche, una delle criticità unanimemente sentite da tutti, operatori commerciali e residenti, è il lento ed inesorabile abbandono del centro storico e la chiusura delle attività imprenditoriali.

Molteplici le cause, la più significativa sicuramente la mancanza di programmazione e di progettualità di un’amministrazione assente e distante, che è riuscita a distinguersi, in negativo, per essere arrivata sempre ultima ai bandi regionali ai quali si è ricordata di partecipare.

La volontà di rilancio non può ricercarsi solo a parole ma va costruita, passo dopo passo, con una parallela azione amministrativa, fatta di provvedimenti concreti, attuabili e fattibili.

Il primo passo è quello di costituire una Rete di imprese efficace, anche tra soggetti che operano in settori merceologici differenti ma che hanno, in comune, l’obiettivo di rendere visibile la bellezza della città.

Il filo conduttore tra tutte le attività deve essere, quindi, un sentire condiviso, il vero motore di ogni azione che potrà rappresentare la futura strategia e la struttura stessa della rete.

Questa finalità aiuterà a definire una direzione comune, permettendo di cogliere le varie opportunità che, di volta in volta, si presenteranno strada facendo.

Se tutti i commercianti si lasceranno guidare dall’obiettivo di restituire e riscoprire la bellezza del centro storico, si innescherà un circolo virtuoso in grado di fungere da volano non solo per accrescere le potenzialità turistiche ma anche per migliorare la vivibilità del territorio in un processo sinergico che vedrà coinvolte istituzioni e residenti, anche con l'ausilio di aiuti economici concreti.

Sfruttando le numerose bellezze storiche ed architettoniche della nostra città, l’idea è quella di promuovere un turismo di tipo culturale, il più adatto a generare un miglioramento concreto della vivibilità del centro e, nello stesso tempo, di incrementare l’indotto economico generalizzato.

La cultura è un eccezionale motore di sviluppo economico e, nello stesso tempo, una rilevante

variabile di coesione sociale che potrebbe rappresentare, finalmente, la chiave per il rilancio del centro storico, tanto decantato ma solo in campagna elettorale.

Nello stesso tempo avvieremo tutte le misure per favorire una sburocratizzazione delle procedure necessarie per l’apertura di nuove attività anche fuori il centro storico, così da imprimere una nuova linfa vitale al tessuto economico della città e da favorire l’occupazione, anche e soprattutto quella giovanile che potrebbe fruire delle nuove opportunità imprenditoriali.” Altro punto importante, quello delle attività ludiche per i giovani, i quali attualmente si vedono costretti ad 'emigrare' nei paesi limitrofi e nelle città circostanti per potersi distrarre dalle attività quotidiane. La nostra idea sarà quella di incentivare le attività serali e notturne delle associazioni giovanili, anche attraverso mediazioni con i proprietari di locali adeguati attualmente in disuso.

 

 

 




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