ANNO 14 n° 110
Camilli: ''Questa squadra non corre''

di Domenico Savino

VITERBO -  Di buono il passaggio del turno, la qualificazione che arriva. C'è il vento che spira alle spalle, ma non basta. Resta sullo sfondo la prestazione a metà, il Borgo Podgora che avrebbe meritato anche il bottino pieno. Diversi i passi indietro soprattutto se si confronta la gara di oggi pomeriggio con quella bella e vittoriosa di domenica scorsa. La Viterbese ha retto un tempo, poi nella ripresa è venuto meno l'ossigeno. La squadra ha iniziato ad arretrare e in diverse occasioni ha rischiato la capitolazione. Insomma non è solo questione mentale, ma anche fisica. Allo sttao attuale la Viterbese non regge più confronti in un lasso limitato di tempo.

E Vincenzo Camilli, che non le manda a dire, lo ammette: ''Questa squadra non corre è stata tre mesi in vacanza - attacca -. Quando gli altri corrono il doppio di noi e questo qualcosa può significare. Questi ragazzi hanno iniziato ad allenarsi da qualche settimana e due partite in tre giorni con riescono a tenerle. Se siamo compassati andiamo in difficoltà contro squadre veloci che corrono il doppio di noi''.

E' onesto Camilli quando dice che ''siamo stati molto fortunati. Doveva passare il Borgo Podgora avrebbe meritato di farlo e nel secondo tempo ci ha messo in grossa difficoltà. Oggi dovevamo uscire dalla Coppa. Anche se può essere un segnale, non è detto che la fortuna ci accompagni per sempre''. L'ennesimo richiamo all'ordine: ''I giocatori sono consapevoli - spiega Camilli - di essere in una società importante e in una piazza importante. Devono dimostare di essere da Viterbese e fino al 30 novembre restano qui. Poi se ci sarà bisogno di altri innesti saremo pronti a farli''.

Anche il tecnico Sergio Pirozzi si prende la qualificazione ben conscio del grosso pericolo corso: ''Ancora non siamo in grado di regere due gare in tre giorni anche perchè siamo scoperti in alcuni ruoli e se in difesa possimoa latyernare diversi giocatori, questo non succede per altri reparti. Poi si è fatto male Noviello (contrattura, n.d.r.): volevo fargli giocare un tempo e invece col senno di poi avrei fatto meglio a tenerlo in panchina. Noviello è l'unico che salta l'uomo in verticale. Abbiamo fatto una buona gara nel primo tempo, poi siamo scoppiati''.

La questione fisica ritorna: ''Non giudico quello che è stato fatto prima - dice -, però l'unica settimana in cui abbiamo lavorato bene è stata quella passata poi tra i vari impegni non si è mai lavorato con continuità. Mi prendo la qualificazione, ma se non si alzano i ritmi a Monterosi è dura''.

Pirozzi fa capire che sull'aspetto tattico c'è da lavorare: ''Quando i utilizza il 4-4-2 c'è bisogno di esterni che saltano l'uomo e di attaccanti che a turno vengono incontro e attaccano la profondità. L'abbiamo fatto bene domenica, mentre oggi non avevamo gamba. Io dico che il migliore è stato Ghezzi, poi è scoppiato anche lui, ma mi ha dato ottime risposte''.

L'allenatore di Amatrice riesce anche a strappare un sorriso: ''Io no ho mai vinto ai rigori una gara nella mia storia e la scelta di far tirare il primo rigore a Giurato non è stata casuale''. Ci scherza su, ma il Monterosi è già nella sua testa.

FINE GARA TURBOLENTO - Animi accesi nel tunnel degli spogliatoi. E' volata qualche parola di troppo tra i giocatori delle due squadre al rientro dopo la sequenza dei rigori. Gli animi, però, sono stati subito sedati dai dirigenti delle società che hanno riportato la calma. In molti hanno alzato la voce: l'adrenalina era ancora in circolo al termine di un gara così combattutache ha decretato l'eliminazione di una delle due. Tutto nel giro di pochi minuti è tornato alla normalità.



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