ANNO 14 n° 88
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Ferazzoli e Luci
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Camilli: ''La Viterbese non divertiva''
Il presidente dopo l'esonero di Gregori: ''Alla squadra manca cattiveria''

VITERBO - (d.s.) Fabrizio Ferazzoli è il quinto allenatore dell'era Camilli. L'anno scorso sulla calda panchina gialloblu sedettero Solimina (due volte) poi Pirozzi. Quindi l'annuncio di Attilio Gregori. I Camilli avevano deciso di affidare alle mani di un ex portiere la risalita dei gialloblu tra i dilettanti. E hanno indovinato: l'ex allenatore di Frascati e Monterotondo ha portato a termine la missione. E per dare continuità al progetto hanno deciso di confermarlo. Hanno costruito la squadra che dovrà dare l’assalto al campionato. Poi qualcosa si è rotto: le prime amichevoli hanno dato responsi positivi, ma si tratta sempre di calcio d’agosto (per natura bugiardo).

La Viterbese passa il turno in Coppa contro la Flaminia, poi il meccanismo si inceppa. Eliminazione con l’Anziolavino e prestazioni altalenanti in campionato. La sconfitta con l’Arzachena poteva essere esiziale per Gregori: il viaggio di ritorno è un continuo interrogarsi, la posizione del tecnico è sempre più in bilico. Il patron Piero Camilli alla fine concede un’altra chance all’ex portiere della Roma. Serve serenità, spiega. Arriva il pareggio con la Lupa Castelli e la vittoria con il Selargius.

Non bastano per evitare l’esonero: ''Ringrazio Attilio per quello che ha fatto a Viterbo. Ma dovevo cambiare – dice lapidario il presidente Vincenzo Camilli -. Mai la Viterbese ha dato l’impressione di essere superiore agli altri. La partita di domenica mi ha ricordato quella di Arzachena. Con una squadra più esperta del Selargius avremmo sofferto molto di più. Una prestazione non si guarda solo dalle occasioni da gol create. L’inizio di stagione non è quello che ci aspettavamo: il cambio era inevitabile''.

La scelta è quindi caduta su Fabrizio Ferazzoli: ''Farà bene, ha un organico importante – ha proseguito Camilli jr – ma resto molto fiducioso. La squadra sa che deve fare bene, non dico che deve vincere a tutti i costi non l’ho mai detto. Per ora non ci saranno correttivi. Se servirà li faremo a dicembre. Gli under stanno facendo bene. Ricordiamoci che ci sono ragazzi di 18 anni e non è facile giocare a Viterbo''.

Ecco il gioco e il carattere che è mancato. Quella mentalità vincente che Camilli vuole vedere sempre: ''A me piacciono le squadre che vincono la partita anche prima di iniziarla. E invece non vedo una squadra cattiva e convinta: prendiamo troppi gol''.Tuttavia una consapevolezza resta: ''Abbiamo il tempo dalla nostra parte. Sono passate appena cinque giornate e dobbiamo riprenderci''.



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