ANNO 14 n° 114
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Camilli sereno, il tecnico al suo posto
Il patron della Viterbese commenta la sconfitta contro la Lucchese (2-1)

di Giulio Fede

VITERBO – Un Piero Camilli tranquillo e disponibile quello che, domenica sera, al rientro da Lucca, si è concesso ai microfoni di Diretta Sport. Così sereno, il patron gialloblu, da spiazzare coloro che, forse per l’esigenza di chiudere in fretta la pagina, avevano già fatto titoli e sommari su un possibile se non probabile esonero di Giovanni Cornacchini dopo la sconfitta subita per mano della Lucchese. È vero che più di una volta nella sua lunga carriera, ''il comandante'' ha cacciato l’allenatore appena dopo avergli confermato piena fiducia, ma in assenza - al momento - di comunicazioni al riguardo, non si possono non registrare le sue affermazioni nella chiacchierata a Radio Verde.

''Mercoledì – rivela - dopo la sconfitta di Siena ero arrabbiato con la squadra, almeno con quegli elementi che avevano dato l’impressione di tirare indietro la gamba. Stavolta invece no, sono sceso negli spogliatoi per complimentarmi con i giocatori e con i tecnici per aver visto la migliore Viterbese della stagione. Abbiamo offerto un’ottima prestazione, sempre palla a terra, agli avversari abbiamo concesso davvero poco, due tiri, uno per tempo, e per il resto io ho visto solo Viterbese che ha tenuto la palla per settanta minuti''.

Eppure il risultato parla di un successo della Lucchese per 2 a 1. ''La sconfitta – va giù duro Piero Camilli – non mi meraviglierebbe se qualcuno, magari qualche osservatore neutrale, la definisse una rapina a mano armata. Battute a parte, credo che una grossa responsabilità sul risultato finale l’abbia il direttore di gara che evidentemente ha incontrato una giornata completamente storta. Non mi è piaciuto sotto tutti gli aspetti. Ha avuto difficoltà a controllare la partita, ci ha annullato un gol sacrosanto di Neglia per un presunto fallo di simulazione di Diop, cosa che non sta né in cielo né in terra. Se vuoi ammonire Diop per la simulazione, un fallo che non ha influito sul prosieguo del gioco, lo fai quando è finita l’azione e non annulli certo il gol che ha realizzato un suo compagno. Vogliamo poi parlare del calcio di rigore che ha deciso il risultato? Un rigore inesistente, l’arbitro che avrebbe dovuto essere vicino all’azione dovrebbe essersi reso conto che il difensore della Viterbese è intervenuto sulla palla, che ha cambiato direzione, e solo successivamente c’è stato il contatto con l’attaccante avversario''.

A domanda se avesse condiviso le scelte del tecnico, Piero Camilli è lapidario. ''Sono sulla stessa lunghezza d’onda di Cornacchini che ha fatto le scelte giuste, ha presentato tre punte ed uno schieramento utile per cercare di vincere la partita. Quando non sono d’accordo con le scelte dei miei allenatori, certo non glielo mando a dire, ma in questa circostanza debbo solo complimentarmi, come ho fatto, con i tecnici e con i giocatori''.

Quelle degli infortunati continuano ad essere assenze pesanti (domenica è uscito per una malanno muscolare anche Cruciani) e le possibilità di scelta abbastanza ridotte. ''Innanzitutto – taglia corto il patron – mi dicono che da martedì (oggi, ndr), tutti gli infortunati potranno rientrare in gruppo. Speriamo che il momento no sia terminato, poi a gennaio vedremo cosa si potrà fare sul mercato. Gli svincolati? No, non fanno per noi. La Viterbese ha bisogno di giocatori allenati, pronti a scendere in campo, peculiarità che chi non gioca da mesi non può avere. Problemi, comunque non dovrebbero esserci se continuiamo a giocare come abbiamo fatto a Lucca. Mica andrà sempre tutto storto, mica troveremo sempre arbitri distratti. Il nostro obiettivo è quello di entrare nei play off, possibilmente in uno dei primi sei posti, situazione che rappresenta un vantaggio notevole. Ma adesso pensiamo a domenica quando sarà indispensabile tornare a conquistare tre punti tutti insieme''.



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