ANNO 14 n° 116
Camilli cerca allenatore, Petrelli in pole
Tramontano le ipotesi Chiappini e Fratena: l'ultima idea è Attilio Gregori

 

VITERBO - (An.Ar.) Camilli pensa, Camilli ragione, Camilli legge, come si fa con le carte da poker. Perché sa che questa mano non si può sbagliare: il campionato è entrato nella fase finale, sbagliare la scelta dell'allenatore, con la Viterbese prima in classifica e con soli due punti di vantaggio sul Rieti, vorrebbe dire buonanotte al secchio. Perciò, meglio procedere con assoluta certezza - per quanto ci possa essere certezza in uno sport ondivago come il calcio - alla nomina del nuovo allenatore gialloblu, il successore di Claudio Solimina, dimessosi dopo la batosta di Monteverde.
Ancora di più vale questa cautela dopo che Andrea Chiappini ha fatto il gran rifiuto. Il tecnico di Latina - che sembrava già seduto sulla panchina in cui sedette nel 2005-06, in C2, sfiorando i playoff - prima ha fatto problemi di ingaggio, cioé di soldi, poi ha detto che non poteva mollare il lavoro (ha un caseificio). In più, Chiappici spera ancora in una chiamata dalle categorie superiori: dall'Arezzo per esempio, o dal Sora qualora saltasse Farris. Ma fondamentalmente non se l'è sentita di rischiare di scendere in Eccellenza per qualche mese, con l'incertezza di non essere riconfermato a fine stagione, sempre possibile con un presidente mangia-allenatori come Camilli (che sia Piero o Vincenzo conta poco). Lo stesso ha pensato Fabio Fratena, tecnico di Monterotondo contattato ieri, dopo il no di Chiappini: ho rifiutato il Rieti una settimana fa, perché dovrei accettare la Viterbese?, ha ragionato l'ex tecnico della Cisco. E allora ecco che la lista di papababili si è ulteriormente assottigliata, dopo che anche Baldassari (ex Ternana) ieri ha accettato di andare a Benevento, a fare il secondo di Fabio Brini: anche lui era stato offerto da qualche procuratore ai Camilli, una delle mille proposte arrivate a Grotte già da domenica pomeriggio. Di sicuro, l'allenatore sarà nuovo: niente ritorno di Pirozzi, per capirci, visto che il sindaco di Amatrice ha anche in ballo qualche conto in sospeso con la proprietà gialloblu. Impossibile anche la suggestione Leonardo Menichini: l'allenatore di Ronciglione è reduce dalla serie B proprio col Grosseto, figuriamoci se accetterebbe un'Eccellenza, seppure sotto casa. Niet anche per due ritorni più o meno eccellenti, quello di Carmelo Bagnato e quello di Paolo Berrettini (impegnato col Senegal). Niente da fare neanche per Stefano Avincola, più volte accostato alla Viterbese negli ultimi anni ma richiamato sulla panchina degli Allievi nazionali della Lazio.
Restano dunque pochissimi nomi. Ieri sera c'è stato un incontro con Pino Petrelli, che qui allenò nei primi anni Novanta e che ha fatto belle esperienze come direttore e poi allenatore in Abruzzo e poi a Civitavecchia. Petrelli era sugli spalti domenica a Roma, era stato proposto quasi subito alla Viterbese, che prima ha detto no e che adesso potrebbe ripensarci. Di certo, serve una figura che conosca la piazza e che abbia fiducia incondizionata da parte di Camilli, perché a questo punto e con questa classifica non c'è da rischiare con allenatori che dovrebbero ambientarsi e prendere le misure. E a questo punto è anche possibile che oggi, dopo la sfuriata promessa via radio dal Comandante (si salvi chi può) la seduta di allenamento del pomeriggio sia guidata dal preparatore atletico Cristiano Giovannini. In attesa di Petrelli, o di chissà chi altro.

VITERBO - (An.Ar.) Camilli pensa, Camilli ragiona, Camilli legge, come si fa con le carte da poker. Perché sa che questa mano non si può sbagliare: il campionato è entrato nella fase finale, sbagliare la scelta dell'allenatore, con la Viterbese prima in classifica e con soli due punti di vantaggio sul Rieti, vorrebbe dire buonanotte al secchio. Perciò, meglio procedere con assoluta certezza - per quanto ci possa essere certezza in uno sport ondivago come il calcio - alla nomina del nuovo allenatore gialloblu, il successore di Claudio Solimina, dimessosi dopo la batosta di Monteverde.

Ancora di più vale questa cautela dopo che Andrea Chiappini ha fatto il gran rifiuto. Il tecnico di Latina - che sembrava già seduto sulla panchina in cui sedette nel 2005-06, in C2, sfiorando i playoff - prima ha fatto problemi di ingaggio, cioé di soldi, poi ha detto che non poteva mollare il lavoro (ha un caseificio). In più, Chiappici spera ancora in una chiamata dalle categorie superiori: dall'Arezzo per esempio, o dal Sora qualora saltasse Farris. Ma fondamentalmente non se l'è sentita di rischiare di scendere in Eccellenza per qualche mese, con l'incertezza di non essere riconfermato a fine stagione, sempre possibile con un presidente mangia-allenatori come Camilli (che sia Piero o Vincenzo conta poco).

Lo stesso ha pensato Fabio Fratena, tecnico di Monterotondo contattato ieri, dopo il no di Chiappini: ho rifiutato il Rieti una settimana fa, perché dovrei accettare la Viterbese?, ha ragionato l'ex tecnico della Cisco. E allora ecco che la lista di papababili si è ulteriormente assottigliata, dopo che anche Baldassari (ex Ternana) ieri ha accettato di andare a Benevento, a fare il secondo di Fabio Brini: anche lui era stato offerto da qualche procuratore ai Camilli, una delle mille proposte arrivate a Grotte già da domenica pomeriggio. Di sicuro, l'allenatore sarà nuovo: niente ritorno di Pirozzi, per capirci, visto che il sindaco di Amatrice ha anche in ballo qualche conto in sospeso con la proprietà gialloblu. Impossibile anche la suggestione Leonardo Menichini: l'allenatore di Ronciglione è reduce dalla serie B proprio col Grosseto, figuriamoci se accetterebbe un'Eccellenza, seppure sotto casa.

Niet anche per due ritorni più o meno eccellenti, quello di Carmelo Bagnato e quello di Paolo Berrettini (impegnato col Senegal). Niente da fare neanche per Stefano Avincola, più volte accostato alla Viterbese negli ultimi anni ma richiamato sulla panchina degli Allievi nazionali della Lazio.

Restano dunque pochissimi nomi. Ieri sera c'è stato un incontro con Pino Petrelli, che qui allenò nei primi anni Novanta e che ha fatto belle esperienze come direttore e poi allenatore in Abruzzo e poi a Civitavecchia. Petrelli era sugli spalti domenica a Roma, era stato proposto quasi subito alla Viterbese, che prima ha detto no e che adesso potrebbe ripensarci. Di certo, serve una figura che conosca la piazza e che abbia fiducia incondizionata da parte di Camilli, perché a questo punto e con questa classifica non c'è da rischiare con allenatori che dovrebbero ambientarsi e prendere le misure. E a questo punto è anche possibile che oggi, dopo la sfuriata promessa via radio dal Comandante (si salvi chi può) la seduta di allenamento del pomeriggio sia guidata dal preparatore atletico Cristiano Giovannini. In attesa di Petrelli, o di chissà chi altro.

Nelle ultime ore si sta facendo interessante la pista che porta ad Attilio Gregori, ex portiere di Roma Bari, Genoa e Verona, ha allenato nel Lazio a Monterotondo (in serie D) e Lupa Frascati nel 2012 in Eccellenza conquistando il secondo posto e vincendo i play off per l'accesso ai dilettanti. Quella di Frascati è la sua ultima esperienza su una panchina.



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