ANNO 14 n° 115
Piero Camilli
Calcioscommesse, Camilli convocato a Cremona il 18 febbraio
Il patron della Viterbese dovrà presentarsi all'udienza preliminare

VITERBO - C'è anche il nome di Piero Camilli nella lunga lista di 104 persone pubblicata dal quotidiano nazionale La Gazzetta dello Sport e compilata dal pm Roberto Di Martino con le richieste di rinvio a giudizio a conclusione dell'inchiesta sul calcioscommesse aperta oltre quattro anni dal procuratore Stefano Palazzi.

Il patron della Viterbese Castrense dovrà così presentarsi alla maxi udienza in programma il prossimo 18 febbraio 2016 a Cremona davanti al gup Paolo Beluzzi, in compagnia di calciatori, ex calciatori, allenatori, dirigenti e soggetti non tesserati (spicca il nome dell'attuale ct della nazionale Antonio Conte).

Un brutto capitolo che non si è, dunque, ancora chiuso, e che aveva fatto disinnamorare Camilli del mondo del pallone dopo quanto accaduto a Grosseto. L'imprenditore di Grotte di Castro ha già affrontato la giustizia sportiva, dalla quale alla fine era stato prosciolto dall'accusa di aver tentato di alterare il risultato della gara tra Ancona e Grosseto.

Il 10 agosto 2012, infatti, Camilli era stato inibito per cinque anni dalla disciplinare, con il Grosseto retrocesso d'ufficio ''per la responsabilità diretta relativamente al comportamento del proprio presidente''. Un periodo vissuto come un incubo dal patron, che si era sempre dichiarato estraneo ai fatti.

Alla fine, Camilli era riuscito a dimostrare la sua innocenza nel processo d'appello: al suo fianco, oltre all'avvocato Grassani, c'era tutto il popolo della Maremma, che aveva condiviso con il proprio condottiero la battaglia nelle aule di tribunale, con tanto di fiaccolate in pieno centro storico e pullman di tifosi a seguire l'esito del processo.

La combine della partita fu accertata, ma Camilli ne uscì pulito, riuscendo a dimostrare che la società fosse completamente all'oscuro dell'accordo stretto invece dall'ex direttore sportivo Iaconi e da sei giocatori, definiti successivamente dalla stampa ''gli infedeli''.

Proprio Iaconi, grande accusatore del patron della Viterbese, è a sua volta nella lista di persone convocate dal pm Di Martino. A logica, la posizione di Camilli dovrebbe essere confermata e il tutto risolversi in un nulla di fatto, sulla falsariga di quanto già stabilito dalla giustizia sportiva.

Nel lungo elenco spunta anche il nome di Alessandro Romeo, attaccante arrivato questa estate proprio nella Tuscia. Il centravanti, che vanta esperienze in serie A con la maglia della Sampdoria e in B con quella dell'Ascoli, era stato indagato perché, secondo gli inquirenti, sarebbe stato contattato dall'allora direttore sportivo de L'Aquila Di Nicola per ''aggiustare'' la gara tra la stessa L'Aquila e la Pistoiese, squadra dove Romeo militava. 



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