ANNO 14 n° 116
Claudio Solimina
Calcio, Solimina affronta il suo recente passato
Il tecnico gialloblu contro il Lariano per i quarti di finale di Coppa Italia

di Domenico Savino

C’è il Lariano, turno di Coppa Italia per la Viterbese. Si gioca l’andata dei quarti di finale della manifestazione tricolore. Un obiettivo che la società ha messo in cima ai desideri alla pari del campionato. Ma la gara contro il Lariano Rocca di Papa Nemi è anche e soprattutto la sfida tra il tecnico gialloblu Claudio Solimina e il suo recente passato. Infatti l’allenatore romano è stato il nocchiero della formazione castellana nella stagione 2011/2012 conquistando uno splendido quarto posto. Poi le strade si sono divise: alla base del divorzio motivi extra calcistici. I rapporti sono freddi. Le due parti non rinnegano quanto condiviso insieme, ma adesso ognuno segue la propria esperienza.

La storia tra Solimina e il Lariano inizia nell’ottobre del 2011: i castellani sono in zona retrocessione, l’infermeria è piena. La società decide di esonerare Mirko Carlini e sul mercato è libero Claudio Solimina, l’allenatore che ha fatto grande il Palestrina la stagione precedente (sedici vittorie di fila nel girone di ritorno e una storica serie D conquistata): ''Mi sono ritrovato senza squadra dopo aver vinto un campionato d’Eccellenza – dice il trainer romano -. Purtroppo nel calcio succede. E’ arrivata la chiamata del Lariano e ho accettato. La scossa è arrivata subito. Abbiamo recuperato qualche infortunato e abbiamo fatto sei vittorie di fila. Ci siamo ripresi e poi tutto è andato al meglio. Alla fine in classifica eravamo quarti con 54 punti''.

A furor di popolo Solimina è confermato: ''C’erano tutti i presupposti per fare un campionato importante. E infatti siamo partiti bene, poi qualcosa si è rotto. Ci sono state delle incomprensioni con la società e sono stato mandato via. E’ un’esperienza come tante altre, io sono sicuro di quello che ho fatto. Non ho rancore. Con qualcuno mi sento ancora, ma con poche persone''.

Quando parla della sua avventura sui Castelli romani si capisce che qualcosa non è andato per il verso giusto. Anche se è rimato deluso da come è andata a finire non c’è astio nelle sue parole: ''Del mio gruppo sono rimasti in pochi: solo Scacchetti, Moroni, Marongiu e Sbraglia''. E proprio Gianmarco Scacchetti sarà il maggiore pericolo da disattivare: un attaccante che conosce la via del gol, un rapace da area di rigore. Ma è tutto il complesso del Lariano che è in grado di giocarsi alla pari della Viterbese la qualificazione nel doppio turno.

BORSINO GIALLOBLU – Solimina ha poche possibilità di scelta. Infatti tra giocatori che lamentano noie fisiche e componenti della rosa “tagliati”, l’ex tecnico del Palestrina deve fare la conta dei disponibili. Vale la pena partire da coloro che sicuramente saranno della contesa. Pero Nullo, Cerone, Pacenza, Federici partiranno dal primo minuto, così come verrà chiesto uno sforzo supplementare a Faenzi. Noviello non verrà rischiato dall’inizio. In porta dovrebbe essere preferito Cima (in quanto under), mentre il tassello del ’96 sarà occupato da Giurato (in campionato ha giocato Ghezzi).

Solimina vorrebbe concedere un turno di riposo a Romondini e in tal caso può scegliere tra De Vizzi e Federici: di conseguenza in difesa si schiuderebbero le porte per Ingiosi e Fapperdue. Viceversa il capitano verrà tenuto in mezzo alla difesa e si aprirebbe un ballottaggio tra gli altri due. Cambi anche tra gli esterni bassi: dentro Crisanti e Guerrini. Pertanto il 4-2-3-1 potrebbe essere così composto: Cima; Crisanti, Ingiosi, Fapperdue, Guerrini; Federici (De Vizzi), Faenzi; Pero Nullo, Cerone, Giurato; Pacenza.

IL LARIANO – E’ una delle squadra più in forma del momento. In coppa ha eliminato in sequenza Lupa Castelli Romani e Futbolclub. Il Lariano è affidato alle sapienti mani di Pino Di Cori e adesso è secondo in classifica nel girone B (21 punti conquistati gli stessi di Borgo Podgora e Colleferro) e viene dal successo di misura sul Real Pomezia. Una brutta gatta da pelare per la Viterbese.

INTRIGO VEGNADUZZO – Oggi ci sarà l’incontro decisivo tra il procuratore dell’attaccante argentino e Vincenzo Camilli. E il club della Palazzina batte altre piste: Bogdani (ex Siena) e Martinetti (ex Varese). Ma sul puntero argentino è piombata la Lupa Roma. La squadra del presidente Cerrai è pronta a sferrare l’attacco: la Lupa Roma fa leva sulla grande sicurezza economica del suo club che è primo in classifica ne girone G di serie D e può garantire una prospettiva diversa dell’Eccellenza. Il Rieti resta alla finestra e punta tutto sul forte legame d’amicizia tra Ciprianetti e il patron sabino Fedeli. Le prossime ore dirimeranno la questione.



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