ANNO 14 n° 88
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Caffeina: gił il sipario, resta la discarica
L'organizzazione abbandona allestimenti e rifiuti negli spazi concessi dal Comune

VITERBO – Passano le stagioni, cambiano i programmi, ma la musica è sempre la stessa. Termina Caffeina e lo spettacolo che lascia dietro di sé fa drizzare i capelli: l’ex Corte d’Assise a piazza Fontana Grande e l’ex monastero in piazza San Carluccio dove c’era il ristorante La Zaffera appaiono come discariche a cielo aperto.

Qui l’organizzazione del festival ha abbandonato gli allestimenti. Cartoni, cavalletti, sacchi di immondizia, tavole di legno di tutte le misure e tipi. Uno scenario che sembra uscire dalla forza distruttrice della natura, di qualche alluvione o terremoto e che invece qui a Viterbo è opera dell’uomo. Una situazione che indigna specie se si pensa che quei locali sono stati concessi dal Comune a Caffeina dietro il pagamento di un canone di locazione che a tutt’oggi, sembra, non essere stato ancora corrisposto.

Un fatto analogo era accaduto anche con il Chistmas Village: Palazzo dei Priori aveva concesso a Caffeina l'utilizzo dei locali dell'ex Corte d'Assise per la mostra ''Il tesoro di Tutankhamon'' e dell'ex monastero del XV secolo per l'allestimento del ''villaggio degli elfi'' dietro il pagamento di un canone di locazione: 2.250 euro per l'ex tribunale e 2.160 euro per l'ex Zaffera, per circa 45 giorni di utilizzo. Ma a Pasqua l’organizzazione non aveva ancora saldato il conto. Oggi in parte la situazione è cambiata perché per il festival invernale, Caffeina ha onorato gli impegni, per quello appena concluso no. E chissà quando lo fara?




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