ANNO 14 n° 116
Buco milionario di Esattorie spa, ''Comune chiedeva regolarmente i soldi''
Parla in aula il dirigente del settore ragioneria Stefano Quintarelli

VITERBO – ''Il Comune di Viterbo chiedeva regolarmente i soldi a Esattorie Spa''. A parlare ancora una volta in aula del buco milionario lasciato nelle casse comunali dalla società di recupero crediti gestita dalla famiglia Marcucci fino al 2013, è l’ex dirigente del settore ragioneria di Palazzo dei Priori, Stefano Quintarelli.

Lui che, assieme all’allora sindaco Leonardo Michelini presentò in Procura diversi esposti contro la società che per anni si occupò della riscossione dei tributi su tutto la città per conto del Comune e che, secondo quanto denunciato, lasciò oltre 4 milioni di euro di buco nelle casse di Michelini.

Per questo Carlo Marcucci e Sandra, sua figlia, devono rispondere davanti al collegio del tribunale di Viterbo di peculato: per il sostituto procuratore Paola Conti avrebbero riscosso milioni e milioni di euro, ma non li avrebbero mai versati.

''Nonostante il Comune glieli chiedesse regolarmente'' ha sottolineato ieri in aula il dottor Quintarelli, chiamato sul banco dei testimoni dall’accusa.

Dopo di lui uno dei marescialli della Guardia di Finanza che, all’indomani degli esposti, si occupò di acquisire in Comune e nella sede legale della società tutta la documentazione contabile e amministrativa.

Dopo il secco no al patteggiamento per Sandra Marcucci in fase di udienza preliminare e all’identica decisione del collegio sulla richiesta dell’ex rappresentante legale della società al patteggiamento di una pena di un anno e otto mesi, padre e figlia dovranno tornare in aula a giugno.




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